(s.t.) Il motivo per cui su lextra non trovate la cronaca – o comunque ne trovate pochissima – è che non ci piace farla. Perché nella stragrande maggioranza dei casi sono notizie drammatiche, difficili da scrivere. Un giorno ci arrenderemo anche noi, e per spirito di servizio inizieremo a raccontare anche la nera.
Oggi, però, serve di andare oltre la tristezza, e scrivere comunque. Non una notizia ma un ricordo, un saluto. Alla piccola Noemi che ieri se ne è andata, dopo averci mostrato quanta forza, determinazione e coraggio possano dimostrare una bambina e la sua famiglia nel lottare contro la più difficile delle sfide.
Una rarissima forma di cancro, un tumore delle cellule contro il quale Noemi ed i suoi hanno provato a combattere in ogni modo, nonostante tutte le difficoltà. Una battaglia lunga tre anni, con un’intera comunità che ha provato a fare il suo, a sostenere, a stringersi attorno alla bambina e provare ad inseguire la speranza: “Insieme per Noemi”, era questo il titolo della campagna di sensibilizzazione che, nel 2011, aveva permesso a Noemi di affrontare le necessarie cure e l’operazione all’MD Anderson Cancer Center di Houston.
Dopo la speranza, oggi è il giorno del dolore. Un dolore che la famiglia Parmigiani vive con la straordinaria forza mostrata in tutto questo lungo percorso, affidando a Luca Bondi ed a Semi di Pace – l’associazione umanitaria che si occupò di coordinare la mobilitazione – un messaggio di gratitudine “a quanti si sono adoperati, con generosa solidarietà”.
Domani, primo luglio, il Duomo di Tarquinia ospiterà alle 11 e 30 l’ultimo saluto di Tarquinia alla sua Noemi.