(f.e.) “Che splendore quelle corse sotto al settore ….ciao capitano”: uno striscione enorme tenuto dai ragazzi di tutte le squadre di Civitavecchia, le note struggenti della canzoni ed Eros Ramazzotti “È per te”, i palloncini neroazzurri raffiguranti il numero nove e un applauso infinito rendono merito al feretro di Flavio Gagliardini che sotto un sole ridente esce dalla Cattedrale.
Un bagno di folla immenso, amici conoscenti, compagni di squadra, tantissimi i rappresentanti del calcio viterbese, tutti uniti in un dolore incommensurabile, per una persona unica, esempio per tutti fuori e dentro dal campo. Non sono parole di circostanza perché quelle Flavio le odiava, diretto, schietto, senza fronzoli e quel silenzio quasi spettrale che si respirava nella chiesa era quanto di più odioso c’era per lui, abituato a far impazzire di gioi le tifoserie e ad ammutolire gli avversari.
In campo e nella vita per lui il rispetto veniva prima di tutto e non importava se si trattava di una partita di calcetto tra amici o la sfida che poteva voler dire scudetto. Sapeva prendersi le responsabilità da vero leader aiutando i più giovani ad inserirsi in un mondo, quello del calcio, nel quale la gratitudine non esiste. Un professionista sceso tra i dilettanti con un’umiltà che caratterizza solo i grandi e Flavio era un grande.
“Ciao Flavio, vedi quanti tifosi sono qui oggi ad esultare per te. Martedì al campo prima che ti succedesse quella disgrazia hai voluto salutarmi e da grande persona quale sei ha voluto lasciarmi un segno indelebile della tua presenza. Sono fiera di essere e sempre sarò la signora Gagliardini”. Queste parole pronunciate dalla moglie Venere al termine della celebrazione officiata da Monsignor Cono Farringa sono un ricordo meraviglioso che resterà per sempre impresso nelle menti e nei cuori dello stadio di persone accorso per dare l’ultimo saluto. E quello stadio ha voluto tributargli un interminabile applauso. In questo giorno di cupa tristezza il tuo sorriso sicuramente svetterà tra gli angeli e nessun difensore e nessun portiere potrà mai cancellarlo. Ciao bomber ora proteggi da lassù la tua famiglia e i tuoi fratelli.