Una lettera indirizzata a vari enti e realtà del territorio, partendo dal Ministero dell’ambiente arrivando alla Soprintendenza, passando per Regione, Provincia, Carabinieri forestali e protezione civile e continuando con associazioni ambientaliste e varie testate giornalistiche locali, per chiedere di “verificare la legittimità dell’attività posta in essere dal Comune di Tarquinia” nella realizzazione di un’area adibita a parcheggio di autovetture nel piano “gestione spiagge libere”.
Ad inviarla, alcuni membri del consorzio di lottisti Voltunna Marina Velka, facendo seguito all’ordinanza comunale n. 22 del 28 maggio 2020, che appunto dispone la soluzione di un’area di sosta a servizio della vicina spiaggia libera.
“Tale area da decenni è risultata destinata ad uso esclusivo come area pascolo e seminativo – scrivono nella lettera i firmatari – e sottoposta a vincolo paesaggistico, vincolo dei beni culturali e vincolo Piano di assetto
idrogeologico (PAI)”.
“Conseguentemente – conclusono – tale progetto determinerebbe un mutamento radicale mediante la rimozione della vegetazione, dello strato superficiale del terreno e delle dune prospicienti il mare con inevitabili riflessi e pregiudizi nei confronti sia del territorio protetto sia dei diritti dei sottoscritti”.
“Abbiamo preso un pezzo di terreno agricolo, concessoci dal proprietario per la stagione estiva, per adibirlo a area di sosta. – le parole del sindaco Giulivi sul tema – Non abbiamo realizzato nessuna opera, ma sistemato l’area e la strada per raggiungerla per metterla a disposizione di chi vuole recarsi sulla spiaggia libera in quel tratto di mare”.
“Un intervento che, come altri in tante aree del litorale, – continua Giulivi – permette la fruibilità della spiaggia salvaguardando il distanziamento sociale necessario vista la situazione di emergenza sanitaria”.