Riceviamo e pubblichiamo
“Il reparto di ostetricia di Tarquinia è un fiore all’occhiello per la nostra provincia». Lo afferma il sindaco Sergio Caci a seguito della notizia, uscita dalle mura di Regione Lazio e Ausl, della possibilità di chiusura del reparto di assistenza alle donne incinta dell’ospedale tarquiniese.
“Non è possibile – continua il primo cittadino – che in un periodo di crisi come questo vengano tagliati anche dei servizi al cittadino di così grande importanza. La chiusura di ostetricia a Tarquinia porterebbe infatti un grande disservizio per le nostre comunità. Località a vocazione turistica come Montalto e Tarquinia non possono essere private di sostegno sanitario e non è pensabile né ammissibile che una mamma, per avere assistenza medica in gravidanza, debba fare ogni volta 50 chilometri per raggiungere l’ospedale Capoluogo di provincia o addirittura per arrivare a Grosseto, oltrepassando i confini della nostra Regione”.
“Il mio appello a Zingaretti – conclude Sergio Caci – si unisce a quello del sindaco Mazzola: Regione a Ausl diano un segno forte della loro presenza e attività in un momento di profonda difficoltà come questo in cui i cittadini stanno perdendo fiducia nelle istituzioni giorno dopo giorno. Ostetricia di Tarquinia non può e non deve essere chiusa e i servizi primari al cittadino non vanno tagliati”.