di Stefano Tienforti
Risiko politico: la curiosa definizione è il leitmotiv che lega due esternazioni che, pur provenendo da fronti differenti, trattano oggi lo stesso tema, quello del rimpasto politico all’Università Agraria. Al comunicato di Alessio Gambetti si aggiunge, nel pomeriggio, un’esternazione sul proprio sito internet di Pierangelo Conti, che anticipa la propria scelta di dimettersi irrevocabilmente da vicepresidente dell’Ente di via Garibaldi, in chiara polemica sia con il presidente Antonelli che, forse ancor di più, con Renato Bacciardi.
La scelta di Conti, in realtà, non cambia di molto le carte in tavola: era già scritto, infatti, il suo destino – le dimissioni non fanno che anticipare la scelta presidenziale di rimuovere dalla giunta sia lui che Gino Stella (ed a proposito c’è curiosità per capire quali mosse sceglierà di compiere quest’ultimo, ndr). Ma le parole dell’ormai ex vice di Antonelli riaccendono la riflessione politica su due fronti: il rapporto tra Università Agraria e Comune e le rese dei conti all’interno del Polo dei Moderati.
Conti accusa l’Agraria di esser divenuta “ente strumentale per assestare le mire di alcuni personaggi , sotto l’attenta regia del sindaco”, e di rimando Antonelli di aver, negli ultimi tempi, avallato queste intromissioni, in ultimo aprendo le porte della giunta al piddino Alberto Blasi. Una riflessione, va detto, che non fa una piega, e che già era stata mossa anche su questo sito web. Anche se, a dirla tutta, sorprende che a farla sia Pierangelo Conti, nemmeno candidato alle ultime elezioni per l’Agraria, nominato vicepresidente nell’ambito di una giunta che, due anni fa, ad Antonelli fu disegnata più per disegnare le strategie e gli scenari politici in vista delle successive comunali che per amministrare l’Ente. Se via Garibaldi, insomma, è terra di conquista comunale, lo è da un po’, e l’ex vicepresidente non può essersene accorto oggi.
Ad oggi, di diverso, c’è che Renato Bacciardi ha consolidato il proprio potere politico, compattando attorno a sé il Polo dei Moderati e potendosi permettere di “tagliare” alcune pedine: Conti e Stella, appunto, come sarebbe emerso anche da una riunione tra i componenti del Polo stesso. Ed allora, chi sostituirà all’Agraria i due assessori uscenti in quota bacciardiana? Il riserbo pare sarà sciolto solo all’inizio della settimana prossima, ma tra qualche “no” incassato ed alcuni dubbi, sembra la scelta possa ricadere tra due dei tre seguenti nominativi: Loretta Di Simone, Sara Torresi e Stefano Attili.
Le schermaglie, insomma, continuano, ed a molte chiacchiere corrispondono pochi fatti concreti. Difficile, tra tutti i personaggi in ballo, identificarne uno con l’ardore ed il coraggio del soldato, pronto a rischiare in proprio in prima linea. Altro che Risiko, insomma: al massimo, questo gioco può somigliare al Monopoly.