Riceviamo dall’IIS Cardarelli di Tarquinia e pubblichiamo
“Lo scienziato nel suo laboratorio non è solo un tecnico, è anche un bambino davanti a fenomeni della Natura che lo affascinano come un racconto di fate”, rispondeva Marie Curie quando le chiesero di descrivere come si sentiva uno scienziato al lavoro. Le sue parole comunicano un senso di meraviglia, eccitazione, curiosità e impazienza che rendono evidente il parallelismo tra l’attività in laboratorio dell’adulto e l’ascolto attento delle fiabe da parte del bambino.
Tuttavia, se è vero che ogni scienziato deve mantenere viva in sé la capacità di provare meraviglia, tipica dei più giovani, è altrettanto certo che i bambini e i ragazzi vanno allenati a diventare scienziati. Come? Aprendo loro la fucina delle idee, il laboratorio, e promuovendo tra loro il metodo scientifico, ossia il modo con cui l’uomo di scienza osserva il mondo.
Questo è ciò che si propone Chemistry and Biology Lab, il progetto rivolto agli studenti del biennio del Liceo Scientifico di Tuscania dalle proff.sse Valentina Rocchi e Emanuela Fioravanti, insegnanti di Scienze, coadiuvate da Andrea Profili, insegnante tecnico-pratico. Chemistry and Biology Lab è solo uno del quattrodici moduli del progetto P.O.N. “La Cassetta degli Attrezzi” ideato dall’Istituto “Vincenzo Cardarelli” di Tarquinia ed è anche il primo a prendere il via il 24 giugno 2021.
“Il nostro Lab” spiega la prof.ssa Rocchi, “ci dà la possibilità di approfondire e consolidare alcune competenze disciplinari, dando loro una veste più sperimentale e operativa. Inoltre consente di potenziare abilità trasversali quali confrontarsi coi pari, comunicare efficacemente con gli altri, imparare dai propri errori senza gettare la spugna ai primi fallimenti. A prescindere dalla futura carriera dei nostri allievi, si tratta di capacità comunque imprescindibili per cittadini maturi e responsabili”.
Umiltà, tolleranza, apertura mentale, collaborazione, caparbietà: questa è la lezione che s’insegna al Chemistry Lab. E lo si fa in lingua inglese. Non si può, infatti, ignorare che l’inglese è l’idioma della comunità scientifica internazionale e per questo le due ideatrici del progetto hanno pensato di farne la lingua veicolare del modulo.
“Sono grata alle due insegnanti per aver colto questa opportunità, proposta dalla scuola, di crescita e di apprendimento ai nostri studenti più giovani”, afferma il Dirigente Scolastico Laura Piroli. “Si sente spessissimo parlare di Scienza. Con questo progetto si fa Scienza. Il taglio è pratico, laboratoriale appunto, come in tutti i quattordici moduli della nostra ‘Cassetta degli Attrezzi’. Ma le attività di Chimica e Biologia sono solo l’inizio; si proseguirà con molte altre originali proposte che saranno sviluppate nel corso del prossimo anno scolastico. Un grazie va dunque anche alle proff.sse Flora Breccia e Tiziana Civitelli che stanno seguendo l’organizzazione dell’intero PON”.
Come in ogni cassetta degli attrezzi degna di questo nome, anche quella del I.I.S.S. “Vincenzo Cardarelli” di Tarquinia ha molti scomparti diversi e molti arnesi utili: attività di scrittura creativa, di cinematografia, di fisica applicata e matematica, di valorizzazione del territorio e di potenziamento linguistico, solo per citarne alcuni. Ma lo scopo è sempre il medesimo: suscitare curiosità, aprire gli orizzonti, ampliare le prospettive e causare meraviglia… Proprio quella stessa meraviglia che, come ricordava Madame Curie, ogni giorno ispira e dà forma al lavoro dello scienziato.