(s.t.) Un ricordo particolare lega Tarquinia a Georges Wolinski, uno dei vignettisti francesi rimasti vittime dell’attentato terroristico dello scorso mercoledì 7 gennaio nella sede del giornale satirico “Charlie Hebdo”, a Parigi.
A condividerlo è Anna Alfieri, redattrice de L’extra, che alla luce del drammatico avvenimento di questi giorni rivive l’episodio. “Ho conosciuto Georges Wolinski a Tarquinia, nell’ottobre 1970 – racconta – nell’occasione di una mostra di disegni satirici, suoi e di altri importanti umoristi di fama internazionale, esposti in San Pancrazio. Una mostra aperta il primo ottobre di quell’anno, ma censurata e fatta chiudere da alcuni benpensanti locali, che fecero così perdere al paese una speciale occasione di affacciarsi, in modo non asfittico e provinciale, sul mondo”.
Nella sparatoria che ha portato alla morte di Wolinski sono morte nel complesso dodici persone, tra cui tre colleghi disegnatori della redazione del giornale, Jean Cabut, Bernard Verlhac ed il direttore Stéphan Charbonnier.
“Wolinski, che mi regalò una vignetta creata lì per lì per me e sotto i miei occhi, era un uomo di mente liberissima, colto, divertente. – continua il ricordo di Anna Alfieri – E ora non posso, proprio non posso accettare l’idea che un giorno sarebbe stato letteralmente condannato a morte proprio perché era libero, intelligente, colto e divertente”.