Riceviamo dal consigliere comunale Sandro Celli e pubblichiamo
Dopo 73 anni la mostra mercato delle macchine agricole viene inopinatamente sottratta alla città di Tarquinia per essere donata al Comune di Civitavecchia. Questo è un danno di una gravità inaudita e non solo dal punto di vista economico, già di per sé enorme, ma anche dal punto di vista dell’immagine di un’intera città.
Questa manifestazione fa parte del DNA della nostra città, ideata e realizzata da tarquiniesi lungimiranti che hanno saputo nel tempo farla crescere fino a diventare l’evento di settore più importante del centro Italia. Perdere la “Fiera” significa perdere un indotto economico vitale per alcuni settori della nostra città, significa perdere un evento che fa parte della nostra storia e tradizione che ha accompagnato intere generazioni.
La “Fiera” è parte della città. Da sempre questa manifestazione è stata gestita dall’associazione PRO Tarquinia, il cui nome dovrebbe rispecchiare le sue finalità a favore della città di Tarquinia e non certamente a suo danno. È paradossale e avvilente quindi vedere il progetto della manifestazione, sottratta dalla nostra città ed offerta al Comune di Civitavecchia, firmata dal presidente dell’Associazione PRO Tarquinia. Lo capirei se la denominazione fosse stata Associazione CONTRO Tarquinia. Vogliamo e dobbiamo sapere cosa è successo e quale è la reale motivazione di questa decisione scellerata e ingiustificata che determina la sconfitta di tutti, della Pro Tarquinia, dell’Amministrazione Comunale e dell’intera città e i suoi cittadini.
Diteci la verità senza offendere la nostra intelligenza raccontandoci che la motivazione sia un fatto formale e rimediabilissimo come un mero ritardo nella presentazione di un documento seppur importante. Non è possibile trasferire un evento del genere con tutto quello che comporta dal punto di vista logistico ed organizzativo in un’altra città in pochi giorni. Questa è una eventualità che probabilmente è maturata e su cui si sta lavorando da più tempo.
Sono troppi i lati bui di questa triste vicenda. L’Amministrazione era stata avvertita di questa eventualità magari dovuta a difficoltà organizzative e/o economiche? La PRO Tarquinia ha fatto tutto senza avvertire l’Amministrazione? Nella prima ipotesi cosa è stato fatto per scongiurare questa eventualità? Nella seconda invece perché l’Associazione non ha messo al corrente le Istituzione cittadine di eventuali difficoltà cercando di trovare una soluzione? Forse di fronte alle difficoltà in cui versa il settore agricolo si vuole, in breve tempo, trasformare l’evento in “Mostra Mercato della Nautica”? Inoltre ci sembra assurdo che il Sindaco di Civitavecchia non abbia, preventivamente all’atto deliberativo, avvertito il Sindaco di Tarquinia di quanto stava succedendo.
Comunque, qualunque sia la verità, ora dobbiamo perseguire tutte le strade possibili per scongiurare che ci venga inopinatamente sottratta la nostra “Fiera” ed il Sindaco Giulivi deve senza ulteriori indugi chiedere formalmente al suo collega di Civitavecchia di revocare immediatamente la delibera n. 65 del 21/04/2022 con la quale si approva la realizzazione dell’evento a Civitavecchia, perché questo rappresenterebbe uno sgarbo istituzionale gravissimo e imperdonabile nei confronti della la nostra città.