Riceviamo e pubblichiamo
Dal 16 Dicembre 2013 sono trascorsi circa due mesi da quando, cioè, tutti i Consiglieri di minoranza hanno depositato la richiesta per la convocazione di un Consiglio comunale aperto per discutere, potersi informare e dar voce a chiunque, cittadini, associazioni e rappresentanze interessate e altri, sui temi inerenti la costruenda “autostrada tirrenica”.
Tuttavia, il Presidente del Consiglio comunale – che dovrebbe essere il presidente di tutti i consiglieri e non della giunta o della sola maggioranza – sembra non essersi accorto che il vigente regolamento comunale stabilisce che, in caso di richiesta di adunanza del Consiglio da parte di un numero di consiglieri pari ad 1/5 dell’intero consiglio – e in questo caso sono 6 i firmatari richiedenti quindi oltre 1/5 necessario – , “[…]la seduta dovrà essere riunita, in un termine non superiore a venti giorni dal ricevimento della richiesta […] (art. 8, comma 2 del Reg. Comunale) .
I termini, quindi, sono ampiamente scaduti a meno che il presidente Palmini, non abbia voluto assumere – davvero – la lettera d’invito a partecipare spedita alla SAT come un documento che potesse far slittare la data di convocazione del Consiglio.
Se, malauguratamente, così fosse il fatto ricadrebbe nell’ambito di una cessione d’autorità e avrebbe, comunque, requisiti di illegittimità in quanto si configurerebbe una deroga arbitraria e grave al citato regolamento comunale del quale, lo stesso Presidente, dovrebbe essere fedele e corretto custode.
Ma così non sembra. Infatti, l’alternativa sciatta e se possibile ancor più scadente per tale comportamento è la replica, o meglio l’emulazione da parte di Palmini del suo predecessore Dinelli il quale, sempre in tema di “autostrada”, all’avvio dell’iter autorizzativo, ebbe a dichiarare pubblicamente la “non podestà” del Consiglio (che nel territorio comunale è, invece, sovrano) per materie del genere. Ci chiediamo allora, a seguito della reiterata abdicazione di sovranità a favore di poteri terzi a cosa serva il Consiglio comunale e, ovviamente, il suo presidente? A cosa è servita la sequela di dichiarazioni, smentite e contro smentite su dati, fatti e misfatti concernenti la questione “autostrada” che hanno occupato paginate di giornali e siti web in questi giorni?
Se il silenzio del presidente Palmini per un tema così “caldo” è tombale, non osiamo immaginare quando vorrà convocare il consiglio in cui si dovrà discutere della sfiducia per l’assessore Leoni. L’ articolo 9 comma 2 del Regolamento del Consiglio Comunale recita : “La convocazione del Consiglio comunale è fatta dal Presidente del Consiglio che fissa ora e data d’intesa con il sindaco ecc. ecc..:”. La speranza è che il ritardo non sia dovuto ai suoi impegni professionali, geometra com’è, ad elaborare un altro progetto PUA da inserire, con la stessa mano con cui disegna, nell’Ordine del giorno per poi farselo approvare, previo teatrino dell’uscita dalla sala consiliare, dai suoi colleghi di maggioranza, come già avvenuto nel Consiglio comunale del 07.11.2013. Forse è ora di dare un taglio a certo genere di “sceneggiate”.
Cesare Maria Celletti
Consigliere Comunale M5S Tarquinia