Riceviamo e pubblichiamo
Approfittando della calura estiva il sindaco e i suoi sodali tentano un’audace e imprudente sortita sulla “zona industriale” individuata al confine con il Comune di Civitavecchia. L’altro ieri, in tutta fretta, il presidente del Consiglio comunale, Armando Palmini, ha convocato l’assise con procedura straordinaria e urgente per discutere, principalmente, di una variante delle “…norme tecniche per il Piano Regolatore vigente…” ecc., ecc.
Al solito, la dicitura completa del punto all’OdG, maschera con la parola “promozione” un’intenzione ben più pericolosa, ossia, la determinazione a trasformare quelli che erano gli iniziali piani d’uso industriale di una buona parte dei terreni (oltre 100 ettari) in località Pian d’Organo e Pian dei Cipressi in aree destinate ad usi commerciali. Vien da dire che dopo la ferita della zona industriale, l’amministrazione, ora intende spargervi sopra il sale, e pure grosso.
Non è bastata a questa e alla precedente amministrazione – fotocopia di quella attuale – la cessione di sovranità comunale a qualsiasi potere abbia voluto inferire i suoi colpi sul territorio; non gli è stato sufficiente silenziarsi sulle criticità ambientali derivanti dalla produzione energetica e nemmeno accettare supinamente – e senza trattativa a favore della popolazione residente – l’”esproprio” autoritario del tratto tarquiniese della statale Aurelia che interessa l’autostrada. A fronte dell’ennesimo atto di arroganza per un provvedimento che inciderà enormemente sulle già problematiche condizioni del comparto commerciale tarquiniese, il sindaco che fa?
D’autorità, il primo cittadino, che, guarda caso è anche assessore all’Urbanistica ad interim, invia “note” sulla questione, sottolinea “condizioni” e si da un gran da fare per sbrigarsi ad attuare i suoi propositi “urbanistici”, ma l’unica cosa che avrebbe dovuto fare non l’ha fatta: ascoltare le opinioni delle categorie interessate. Quindi, si è ben guardato dal consultare la popolazione o almeno i commercianti tarquiniesi che, per una modifica così incisiva sull’assetto urbanistico e commerciale, riceveranno un danno spropositato.
Con la speranza che, data la convocazione pomeridiana di oggi, venerdì 19 Luglio alle ore 18.00, la popolazione e i commercianti possano essere presenti al Consiglio Comunale, chiudiamo con un paio di domande: a chi giova la variante “commerciale” di oltre 100 ha.? C’è un “suggeritore” dietro questa manovra?
Cesare Celletti
Consigliere capogruppo Movimento 5 Stelle Tarquinia