Riceviamo e pubblichiamo
“È davvero sconcertante analizzare il bilancio di recente approvato dalla maggioranza di Mauro Mazzola. Ancora di più leggere le dichiarazioni che lo accompagnano: ormai dovremmo esserci abituati, come cittadini, agli aumenti sulle imposte ed ai falsi piagnistei che arrivano dal palazzo comunale, ma non si può e non si deve far passare di nuovo tutto sotto silenzio”. Torna a parlare l’ex consigliere comunale Cesare Maria Celletti, e lo fa in rappresentanza di un neonato comitato di cittadini, denominato “Piazza pulita”, per affrontare il tema d’attualità cittadina del momento: la crescita della tassazione a livello comunale sancita dall’ultimo bilancio.
“Leggo che Mazzola continua a lamentare l’impossibilità di sostenere finanziariamente, da parte del Comune, le iniziative e proposte che giungono ai vari assessori. Ed ogni volta accusa, di questo, un diverso responsabile: prima il “patto di stabilità”, poi il “pareggio di bilancio” oppure la “spending review”. Stavolta addirittura punta il dito contro i suoi stessi concittadini ed imprecisate associazioni locali. Ma, dati alla mano, è ormai evidente la strategia del sindaco: usare sui media questa pioggia di lacrime per evitare di spiegare la verità, e cioè che saremo proprio noi cittadini a pagare il prezzo di una gestione assai discutibile delle risorse pubbliche”.
“Perché, ad esempio, Mazzola non accusa, per questa presunta scarsità di fondi, anche il suo consigliere e segretario di partito Angelo Centini, che in consiglio comunale – uno dei primi del Mazzola bis – confermò beatamente in tema di frenetiche spese preelettorali come, a ridosso delle elezioni, i soldi andavano usati e non potessero essere lasciati nelle casse comunali con il rischio che poi, in caso di sconfitta, avessero potuto spenderli altre fazioni politiche? Perché, invece di dare dell’incompetente al commissario Cottarelli, non spiega anche a noi cittadini come mai, negli ultimi sei anni – e nonostante tutte queste presunte difficoltà di bilancio –, la spesa per le forniture energetiche è salita ad un milione di euro l’anno quando, nel 2008, toccava la già ragguardevole cifra di circa 400 mila euro?”
“La verità è che, dopo i fasti dei “contributi” ENEL, il bilancio comunale continua ad esser “drogato” come quando, ogni anno, vi entravano quattro milioni e mezzo di euro; e, anzi, ora ci troviamo a dover fronteggiare le maggiori spese consolidate dovute alle opere poste in essere con quei soldi: opere che per nulla hanno inciso sull’occupazione o il rilancio dell’economia cittadina, ma che gravano eccome sulle tasche comunali. Anzi, su quelle dei cittadini, perché, come dimostrato chiaramente dagli ennesimi aumenti d’aliquote, è con la maggiore tassazione a carico del contribuente che il Comune sopperisce alla carenza di entrate!”.
“Dovevano crescere i posti di lavoro, ma più passa il tempo e più quel che aumenta è il prelievo esattoriale sui tarquiniesi da parte del Comune: oltre al danno delle promesse non mantenute, pure la beffa delle tasche alleggerite. Alla faccia del taglio al superfluo e dell’aumentata efficienza!”
Cesare M. Celletti
Delegato Tarquinia Comitato “Piazza Pulita”