I romani sanno che un pareggio sarebbe inutile e Mister Pedini li schiera in campo con due ali (Maserra e Peduzzi) pronti a sfruttare le fasce per imprimere al giuoco l’accelerazione necessaria a superare il pacchetto difensivo etrusco. La tattica funzionerebbe pure, i romani confezionano tre azioni da rete in 33 minuti di gioco, se non che due fattori fanno naufragare il piano: 1) il Cecchina è sprovvisto di un vero… cecchino e spreca malamente tutte le opportunità costruite; 2) Casali, in grandissima giornata, compie almeno tre prodezze assolute e decisive, a salvataggio della propria porta. Ciononostante è innegabile che la squadra ospite ha esercitato, per tutta la gara, una pressione a tratti incontenibile.
Alla Mezz’ora, una vera prodezza di Bramucci, sblocca il risultato, con buona pace di tattiche, grinta, impegno adrenalina ecc.ecc. profusi dagli avversari.
Nel secondo tempo, stesso copione, tanto che a seguito di proditorio assalto, il Cecchina si procura il rigore (sacrosanto, l’arbitro Leo di Roma non poteva non fischiarlo), che avrebbe potuto decretare il (fin lì) meritato pareggio.
Niente da fare! Casali ipnotizza il suo antagonista e para! Grande emozione, il Cecchina non molla, Mister Gufi legge la partita e manda in campo Codoni ed Emiliani al posto di Perugini e Cascianelli; Spirito si posiziona a far da regista di centrocampo, sarà la mossa vincente: la squadra incrementa ordine, tempi di gioco, astuzia. Il duo appena entrato confeziona una grande azione di contropiede e chiude la partita con il secondo gol. Vittoria meritata, tre punti preziosissimi. Bando alle polemiche, questi ragazzi ce la faranno. Meritano di farcela.
Attilio Rosati