I Cavalli dell’Università Agraria in vetrina

Riceviamo e pubblichiamo

Mauro Arpini e Gino Stella università agraria tarquiniaL’allevamento dell’Università Agraria di Tarquinia propone a Roma Cavalli il meglio della sua produzione, suscitando interesse all’interno dell’area denominata Borsa del Cavallo, appositamente allestita dalla Fiera di Roma per favorire lo scambio e la vendita.

“Quattro puledri nati nel 2010 – spiega l’Assessore Gino Stella – e una cavalcatura doma del 2006, rappresentano la nostra offerta. Linee di sangue importanti e qualità garantita, cavalli tutti provenienti dal Centro Aziendale della Roccaccia ed allevati in regime biologico, tra i boschi della Roccaccia”.

“Una vetrina come Roma Cavalli – continua Stella – impone un salto di qualità che stiamo realizzando, un occasione straordinaria per aprire nuovi mercati e far conoscere i cavalli maremmani della Roccaccia.

Luogo anche di incontri ed accordi importanti, in primis con l’ANAM. Ottenuto un secondo stallone per la stazione di monta pubblica ed avviate le pratiche per consentire ai nostri puledri di fare i test necessari per divenire a loro volta stalloni”.

“Proprio la Stazione Pubblica di Monta Equina – prosegue Stella – rappresenta il nostro fiore all’occhiello, i stalloni assegnati rappresentano quanto di meglio si può oggi avere nel nostro territorio, i numeri sono buoni e una rassegna come Roma Cavalli può garantire un salto di qualità decisivo per il nostro futuro. Roma Cavalli si dimostra Fiera intelligente con un pubblico competente”.

“Il grande lavoro operato dai nostri dipendenti – aggiunge Stella – sta dando i suoi frutti, cavalli ben lavorati e pronti per la presentazioni in rassegna, sono una novità importante, apprezzata in un ambiente sempre difficile come questo”.

“Obbiettivo quindi dichiarato – conclude l’assessore – quello di aprire mercati nuovi e valorizzare l’allevamento della Roccaccia, uscendo dal solito giro, strumento che può consentire di portare il nome di Tarquinia ovunque mediante i nostri cavalli per una volta non alati”.