Riceviamo e pubblichiamo
Spett.le Redazione,
in riferimento al Convegno “No Biogas” svoltosi il 10 Aprile scorso presso la sede della Società d’Arte Storia , in qualità di Amministratore Delegato del Consorzio Pellicano rappresento che la conferenza è stata eccellente e me medesimo, intervenuto durante il dibattito, ho chiesto di aderire all’Associazione Bio Ambiente per le questioni distinte come la Centrale ENEL a carbone.
Per quanto attiene al compostaggio si rimarca che il Biogas da FORSU con la tecnologia anaerobica, nel successivo trattamento aerobico del digestato richiede appena un quarto di quel materiale verde e con l’obbligo di compostare il digestato, producendo compost di qualità! Tesi sostenuta anche da rappresentanti di Associazioni Ambientaliste Nazionali e anche da Associazioni invitate nella serata del 10 aprile scorso.
Per opportuna conoscenza si trasmette articolo pubblicato dal Consorzio Italiano Biogas in merito agli Impianti Biogas da FORSU definiti come “una fonte rinnovabile che porta benefici ambientali”, in quanto il Biogas in agricoltura rappresenta una fonte di energia rinnovabile al cento per cento, con benefici ambientali ampiamente documentati da una vasta attività di ricerca scientifica sia nazionale che internazionale”. non da ultimo Legambiente afferma ” il biogas rappresenta una grande opportunità per l’agricoltura e l’ambiente (…) Il biogas, infatti, è in grado di valorizzare i residui che altrimenti verrebbero trattati come rifiuti e che spesso sono una grave fonte di inquinamento (con tecnologia adeguata il digestore sarebbe anche in grado di ridurre le concentrazioni di ammoniaca, producendo fertilizzanti azotati che in questo modo non devono essere prodotti da impianti chimici dedicati), che sono questi, probabilmente ad inquinare poichè sostanze chimiche e non chi assolve ad una questione organica naturale.
Diversamente dalle altre bioenergie, il biogas può essere trasformato in biometano ed essere immesso nella rete del gas o utilizzato come biocarburante nei trasporti in sostituzione del metano di origine fossile. Proprio per l’abbondanza di matrici utilizzabili, infatti, il metano da biogas è oggi l’unico biocarburante che consente potenzialmente all’Italia di raggiungere l’obiettivo del 10% di carburanti alternativi al 2020, imposto dalla direttiva UE sulle Fonti Rinnovabili.
Inoltre, il residuo di processo (il digestato) conserva la parte organica (lignocellulosica e proteica) e minerale (azoto in particolare) presenti nelle biomasse utilizzate e, correttamente gestito, è utilizzabile sia come ammendante (apportatore di sostanza organica, fondamentale per la fertilità dei suoli) (…) in sostituzione di concimi chimici di sintesi, con notevoli vantaggi ambientali”.
Va detto infine che alcuni dicono che il compost naturale inquina l’agricoltura, altri invece si proclamano ambientalisti a poche centinaia di metri dal Consorzio Pellicano e sottovalutano i reali problemi delle Centrali Enel che ultimamente con l’AIA ha aumentato il tonnellaggio di carbone da bruciare ogni anno; delle discariche di Civitavecchia e Viterbo. Perché in pochi se la prendono con il nostro ciclo tecnologicamente sostenibile, organico e naturale? Perché a Canino funziona benissimo un Impianto di Biogas e la parte solida del digestato è continuamente prenotata dalle aziende Agricole locali?
Rag. Franco Caucci