Riceviamo e pubblichiamo
Sono sereno e sempre più convinto che questa maggioranza avrà vita breve. Sorprende la coesione così tanto sbandierata, forse Blasi dimentica o finge di dimenticare, che l’Università Agraria è sempre più coinvolta nelle dinamiche politiche che ruotano attorno al palazzo comunale e la stanno portando in un tunnel così brutto e contorto dal quale ahimè difficilmente potrà uscire.
I cittadini sono stanchi della demagogia messa in atto dal PD e da questo continuo braccio di ferro con i Moderati Riformisti che sta solo alimentando il distacco degli elettori dalla politica. Grazie all’azione intrapresa con i miei colleghi di minoranza, al quale va il mio personale ringraziamento per il lavoro costante che svolgono, abbiamo messo a nudo tanto il segretario Rosati quanto le strategie di una maggioranza che vuole cambiare lo statuto dell’Università Agraria fatto solamente un anno fa con l’aggravante di averlo progetto, redatto ed approvato. Fossi Blasi non canterei però vittoria troppo presto, considerando i continui malumori che qualche consigliere a lui molto vicino esterna e chissà non disponibile magari ad avallare una ridicola modifica che sappiamo tutti è utile solo ad abbassare il quorum per l’elezione del Presidente del Consiglio e tutelare gli interessi politici di qualcuno.
Se questi sono i modi di collaborare vada pure avanti per la sua strada e con quella maggioranza che definisce così forte e coesa ma che per ben tre consigli, in nostra presenza, non gli ha consentito di eleggere un Presidente del Consiglio. Il continuo gettar fango sulla minoranza quando le cose non vanno è un giochetto che conosciamo molto bene e dal quale prendiamo le debite distanze. Avremmo il piacere di confrontarci su temi che stanno a cuore alla Città e conoscere, qualora esista dopo sei mesi di amministrazione, una proposta amministrativa seria in favore della collettività. Blasi svolga tranquillamente il suo ruolo da Presidente, per quanto possa rimanergli, e se proprio vuole prendersela con qualcuno cerchi dentro casa propria gli avversari, primo fra tutti quel nuovo segretario che, interviste alla mano, non crede poi così tanto nel suo mandato.
Manuel Catini
Consigliere Rinnova
Università Agraria Tarquinia