Riceviamo e pubblichiamo
Lo scambio di deleghe tra gli assessori Gino Stella e Renzo Bonelli, sta a testimoniare, le difficoltà della giunta Antonelli nell’amministrare l’Ente agrario.
Ormai è noto a tutti che l’organigramma svelato esattamente un anno fa dallo stesso Presidente, di una giunta nominata attraverso meri accordi politici, oggi da un lato non sorprende, dall’altro lascia basiti per le dichiarazioni trionfalistiche dei due assessori su quanto fatto fino ad ora, nelle rispettive deleghe.
L’assessore Bonelli, che lascia la delega agli orti e alle quote terriere, lascia anche, una globale situazione di opere incompiute ed una eredità al giovane assessore Stella di lavoro non indifferente. Il 3 febbraio 2010, annunciava che avrebbe messo mano al regolamento delle terre, andando oltre il vecchio schema dei 2,7 ettari. Risultato? Situazione sempre uguale. Il 3 luglio 2010, diceva di voler mettere mano al regolamento degli orti, entro settembre 2010, risultato ? Tutto ancora in forma cartacea. Intanto presso gli orti, l’unica cosa che c’è, sono le tante irregolarità, dovute da anni di inefficaci controlli.
All’assessore Stella, domandiamo dove sia finito il giovane politico lungimirante e pieno di voglia di lavorare proprio per il centro aziendale, che vedeva in questo, la sua “sfida”. Parla di risultati raggiunti in neanche un anno di gestione; a noi risulta, l’abbigliamento per i dipendenti (tra l’altro sollecitato dallo stesso Catini) e la “mascotte”,come se avesse superato, nel “fare”, il suo predecessore Alberto Blasi. Secondo il nostro esaminare la reale situazione, è chiaro che dietro questo scambio, ci siano delle notevoli difficoltà, derivanti dal fatto, di aver raggiunto mancati traguardi.
Non sappiamo se, come annunciato però dallo stesso Presidente Antonelli, assisteremo a nuovi scambi di deleghe, semplicemente, perché qualcuno vuole conoscere i diversi lati dell’Ente Agrario. Sarebbe, invece, opportuno, fare tesoro della gestione dell’Ente nella sua completezza e che il Presidente, anziché scombinare le carte per placare i capricci, ricordi la sua stessa indicazione data in campagna elettorale e non solo, ovvero quella della “continuità”.
Manuel Catini
Alessio Gambetti
Consiglieri PDL all’Università Agraria di Tarquinia