Riceviamo dal Comune di Santa Marinella e pubblichiamo
“Castrum Novum, la città ritrovata”: è questo il titolo della mostra permanente che verrà inaugurata giovedì 16 novembre alle ore 17:00 nell’Aula Consiliare di via Cicerone, dopo il successo di pubblico riscontrato nella sede del Museo del Mare nel castello di Santa Severa.
“Per noi è un onore ospitare nel Palazzo del Municipio, questa esposizione su Castrum Novum e sui lavori degli scavi che si sono susseguiti negli ultimi anni e che hanno riportato alla luce reperti dell’antica colonia romana, così importante per il nostro territorio. Siamo lieti di constatare il crescente interesse e la curiosità che i cittadini e i turisti dimostrano verso il sito, che non smette di svelare i tanti tesori archeologici ancora nascosti”, ha dichiarato il Sindaco.
Saranno esposti 15 pannelli illustrativi, che racconteranno la storia e l’Archeologia del Castrum in corso di scavo a cura del Museo Civico e in collaborazione con l’università di Pilsen, con l’Istituto Romano Finlandese e con il Gruppo Archeologico del Territorio Cerite. Sarà installato anche uno schermo per la proiezione dei video e dei servizi RAI dedicati alle scoperte effettuata nel corso della ricerca.
’esposizione sarà inaugurata dal sindaco Pietro Tidei e dal direttore del Polo Museale Civico Flavio Enei. Interverranno Giampaolo Mazzuca in rappresentanza della Soc. PQE Group che ha sponsorizzato l’esposizione al castello e il presidente del GATC Paolo Marini. I principali risultati delle ricerche saranno quindi a disposizione dei visitatori in un’esposizione permanente allestita nell’aula consiliare. Una sorta di mostra “diffusa” per approfondire le scoperte e comprendere il significato storico, economico e sociale dei ritrovamenti nello scavo. Gli scavi di Castrum Novum si potranno infatti visitare con le guide del Gatc, che sapranno illustrare più dettagliatamente il lavoro degli archeologi e i resti emersi durante gli scavi. Da non perdere il Museo del Mare e della Navigazione al Castello di Santa Severa, con le sue sette sale che ospitano oltre cento reperti dell’archeologia subacquea e della navigazione antica, illustrando diversi aspetti della vita sul mare e in mare fin dal II sec. a. C.