Riceviamo e pubblichiamo
Dopo il grande successo di questi mesi la mostra “Giapponizzati. Racconti di un viaggio di moda”, a cura di Stefano Dominella, sarà prorogata fino al 15 febbraio 2018. Voluta dalla Regione Lazio, in collaborazione con LAZIOcrea e il contributo di Massimiliano Smeriglio, Assessore Formazione, Ricerca, Scuola, Università e Turismo, l’esposizione affronta il tema dell’influenza che la cultura giapponese ha avuto sulla moda italiana, narra il fenomeno del giapponismo, che nei primi anni del ‘900 cambiò drasticamente la moda femminile ed esprime l’intreccio di diverse culture che hanno dato luogo a fenomeni socio-economici, politici e di costume.
Punto di partenza è il viaggio di Hasekura Tsunenaga, primo samurai-ambasciatore giapponese, figura emblematica e vassallo convertito al cristianesimo che, nel 1615 che arrivò in Italia indossando sontuosi drappi indiani e cappelli alla romana, a simboleggiare di come la moda riesce a varcare qualunque confine.
L’ambasciatore fu ospitato proprio nel Castello di Santa Severa, a poca distanza dal porto romano di Civitavecchia, importante teatro di scambi culturali.
Tsunenaga, partito nel 1613 da Ishinomaki in Giappone, fu mandato in spedizione a Roma per incontrare Papa Paolo V. Questo viaggio rappresenta l’unica risposta diplomatica e politica, durante gli anni delle grandi navigazioni, dell’Asia Orientale all’Occidente.
I rapporti diplomatici tra Italia e Giappone, sorti per necessità di carattere commerciale, continuarono poi positivamente nei decenni successivi ed ebbero delle invidiabili conseguenze di carattere culturale.
Nelle sale del Castello sono in mostra capi creati da famosi stilisti, designer emergenti, sarti e ospiti internazionali che hanno interpretato nelle varie significazioni il tema del giapponismo. Allestiti come opere d’arte sono esposti antichi kimono giapponesi, obi, hakama, provenienti da importanti collezioni private.
Tra le 49 creazioni presenti: Antonio Marras, Gattinoni, Comme des Garçons, Maurizio Galante, Issey Miyake, Yohji Yamamoto. Tra i giovani designer Tiziano Guardini (vincitore del Green Carpet Awards), Italo Marseglia, Ivan Donev, Santo Costanzo, Alessandra Giannetti, Silvia Giovanardi, Tommaso Fux.
Inoltre, anche brand tra arte e moda come NOH (Anna Rotella in collaborazione con gli artisti Marco Carac e Fabio Truffa) e Dedalus Art (l’artista Marco Carac in collaborazione con la designer Anna Rotella).
Un omaggio al grande Teatro con strabilianti costumi provenienti dagli archivi storici del Teatro dell’Opera di Roma e di Annamode costumes.
La scenografia della mostra, oltre ad autentici tappeti e tessuti del Sol Levante è arricchita dalle sculture ispirate ai Manga realizzate dall’artista Federico Paris.