Riceviamo da Renato Bacciardi e pubblichiamo
Forse non tutti conoscono la realtà degli sforzi economici che le aziende devono sostenere per la loro sopravvivenza e continuare a creare economia nel nostro paese. Nessuno si è realmente interessato del caro bollette di energia elettrica e gas che sta soffocando imprese piccole, medie o grandi che siano e le famiglie.
Siamo ormai di fronte a rincari che, al contrario di quanto ci è stato riferito stimato al 40%, raggiunge soglie che sfiorano il 500%. Ora mi domando ma l’inflazione dove è arrivata o arriverà? Siamo passati dal 3% del 2021 al 7/8% del 2022, variazione aumentata del 250%, altra grande menzogna.
Stiamo assistendo inoltre ad un innalzamento dei prezzi del 100% giorno dopo giorno, ma non voglio fare l’economista perché non è il mio ruolo. Sono un imprenditore turistico da decenni, ricopro un incarico a livello regionale nell’Assocamping come presidente (Associazione di categoria della Confesercenti). Voglio tenere alta l’attenzione sul caro bollette, poiché rischia di mettere in ginocchio aziende e famiglie che devono affrontare costi e spese non più sostenibili.
La gestione di un’azienda turistico ricettiva non può contemplare aumenti così sostanziali per sopperire a questi ingiustificati rincari. Significherebbe andare fuori mercato e non essere più competitivi con i mercati di Croazia, Grecia, Spagna, Portogallo (forse diventerebbe più economico volare oltre oceano che fare una vacanza in Italia).
A fronte di tutto questo, con le imminenti elezioni, le forze politiche preferiscono fare come lo struzzo, mettere la testa sotto la sabbia. Hanno solo pensato ad assicurarsi poltrone sicure per loro ed i loro cari, infischiandosene altamente dei problemi che soffocano gli italiani.
Nessuno da risposte concrete, Sempre la politica del vedremo e del faremo o dell’assistenzialismo che ha portato solo malcontenti e mancanza di forza lavoro. Credo sia giunto il momento di porre fine a questo chiacchiericcio da bar ed iniziare a dare risposte concrete con soluzioni attuabili nell’immediato. Di fronte alla crisi finanziaria e sociale, data da un mix tra cambiamento climatico, guerra, inflazione, pandemia e corsa all’arricchimento (solo per pochi), abbiamo solamente vaghe promesse e programmi non sostenibili.