Riceviamo e pubblichiamo
Sabato 8 giugno p.v. alle ore 18.00 nella Sala Sacchetti della Società Tarquiniense d’Arte e Storia, sarà presentato il saggio di Quirino Galli, Carnevale. Storia di Carnevale dagli archivi della Tuscia viterbese.
L’indagine ha il suo limite spaziale nell’attuale Provincia di Viterbo, mentre quello temporale ha inizio nel 1214 e fine nel 1940. Preceduto da una premessa con la quale si dà conto di un rapido sguardo al presente e da una introduzione che affronta il complesso tema della cristianizzazione del mondo greco-romano, il profilo storico, ripartito in nove Capitoli procede alternando documenti, (quasi duecento) e valutazione di carattere antropologico e sociologico. Nelle note sono frequenti i riferimenti a fatti carnevaleschi presenti in aree contigue; e per taluni temi tali riferimenti toccano aree ancor più lontane.
I temi sono quelli propri del Carnevale: l’inversione dei ruoli, la maschera, la grande abbuffata, il ballo, la satira e il potere politico. Porre un limite areale, senza indulgere a uno sterile municipalismo, è la condizione, secondo l’indagine portata avanti da Q. Galli, per evitare facili generalizzazioni e per dare concretezza al raffronto tra i processi storici e il mutare dei sistemi culturali. Ma è anche la condizione metodologica per riscontrare le relazioni tra il persistere di motivi carnevaleschi e il loro confronto con il mutare delle condizioni economiche e politiche. Per cui, l’impianto scientifico, che soggiace all’intera trattazione, è quello di un costante raffronto tra le prospettive dell’Antropologia e della Storia.
Relatore sarà il Prof. Luciano Osbat, già docente presso l’Università degli Studi della Tuscia.