Riceviamo dal Partito Democratico di Tarquinia e pubblichiamo
Con delibera di giunta del 10/01/2020 è stata stabilita l’approvazione dei costi a carico dell’utenza per il trasporto pubblico scolastico. Nuovamente, anziché mantenere quello che di buono era stato fatto per migliorare il welfare dei cittadini tarquiniesi, si vessano le famiglie.
La gratuità dell’istruzione obbligatoria, costituzionalmente prevista, trova un nuovo ostacolo a Tarquinia, comunità a vocazione rurale dove gran parte dei residenti vive al di fuori delle mura e nelle campagne. Senza contare poi che la gratuità del servizio scolastico era stata concepita anche per incentivarne l’utilizzo, contribuendo a decongestionare il traffico in città nelle “ore di punta” delle scuole, utile anche per l’ambiente. Per di più le famiglie si vedono costrette ad anticipare le iscrizioni al servizio al mese di febbraio a causa della mancanza del bando per l’assegnazione del trasporto scolastico (quello attuale è già in proroga!) senza che sia stata prevista un’ulteriore scadenza per chi, come molti, non può sapere otto mesi prima che piega prenderà il proprio menage familiare.
Per non parlare delle spese che deve affrontare chi ha due o più figli, dato che le quote mensili si intendono pro capite. A questo va aggiunta la quota d’iscrizione erga omnes annuale di 10 euro. Facendo un rapido calcolo, i genitori di due bambini frequentanti la scuola elementare a tempo pieno con servizio mensa e che usufruiscono del trasporto scolastico in quarta fascia, pagherebbero una cifra fissa mensile di 180 euro. Il costo di una scuola privata.
Si potrà obiettare che i genitori fossero stati avvisati del nuovo regolamento. Peccato che, in occasione dell’incontro dell’assessore Iacobini con i rappresentanti dei genitori sia stata spacciata una scelta prettamente politica per un obbligo di legge. Sembra che alla nuova giunta non interessi più di tanto garantire il diritto allo studio, o forse la stessa è talmente fuori dal mondo da non sapere che, ormai, nella stragrande maggioranza delle famiglie entrambi i genitori lavorano e i nonni scarseggiano.
Segnaliamo inoltre che, per chi non lo sapesse, i cittadini di Tarquinia sono diventati “vetrallesi” nella convenzione “copia e incolla” tra l’amministrazione comunale e l’associazione operatori protezione civile e ambientale Tarquinia Onlus allegata alla delibera di giunta n.3 del 10/01/2020. Se le convenzioni bisogna copiarle, che almeno lo si faccia bene! Il “One Man Show” va avanti ma i cittadini cominciano ad essere stanchi di esserne soltanto passivi spettatori.
Partito Democratico Circolo “Domenico Emanuelli” Tarquinia