Riceviamo e pubblichiamo
“La sua è una storia di solidarietà. E colui che è generoso, lo è sempre. Generosità che è sacrificio di se stessi e del proprio tempo”. Con queste parole Eugenio Stelliferi, sindaco di Caprarola, parla del concittadino Luca Cristofori, stilista già molto affermato, figlio di un popolare insegnante di scuola media, nato nel 1983. Rientrato al suo paese tre anni fa, ha aperto una sartoria in Via Roma e sta producendo mascherine da distribuire gratuitamente alla popolazione caprolatta per fronteggiare l’emergenza coronavirus.
Quello di Luca Cristofori è un sogno diventato realtà. Il frutto di tanti sacrifici, nonché la prova tangibile che le cose belle realizzate con amore, il prodotto sartoriale fatto a mano, la cura del dettaglio e l’innata creatività, in Italia sono ancora orgogliosamente parte della nostra cultura. Dal 2017, grazie alle risorse messe a disposizione dalla Regione Lazio, Luca apre a Caprarola un laboratorio di abbigliamento tecnico sportivo da competizione per majorette e bande musicali.
Qui strass, paillettes, pizzi e luccichini vari sono di casa. I suoi body sono distribuiti in 21 nazioni e oggi è punto di riferimento di numerose atlete del panorama sportivo e di gran parte dei gruppi majorette d’Italia, gruppi folcloristici e bande musicali che amano distinguersi con stile ed originalità in competizioni nazionali ed internazionali. È il primo ed unico laboratorio in Italia interamente dedicato al settore Majorettes Sport secondo il regolamento MWF e una delle rarissime sartorie che realizzano uniformi e divise per gruppi bandistici e folkloristici, offrendo al cliente consulenze stilistiche e modellature innovative. Ora ha interrotto l’abituale e principale lavoro della sua attività per produrre mascherine protettive contro il coronavirus.
“Sono stato chiamato da tutta Italia – racconta Cristofori – In questo momento di allarme e di paura, la mancanza di mascherine rende la situazione ancor più gravosa e sofferta. Tante le richieste di acquisto delle mascherine che produciamo, richieste che non vengono accolte perché le nostre vengono regalate, distribuite gratuitamente ai soli cittadini caprolatti, ne abbiamo consegnate 5000 in 10 giorni. Voglio assolutamente ringraziare le signore dell’Associazione La Tela di Penelope e la mia fidata collaboratrice, Elena Cuzzoli: senza di loro non sarebbe stato possibile un numero così alto di mascherine prodotte. Secondo me i semi della generosità sono potenti, sono un investimento sul proprio futuro. Essere generosi rende felici e un singolo atto di gentilezza può ispirare molti altri atti di generosità. Ed è per questo non ho esitato un solo istante a interrompere il mio lavoro per cucire lemascherine, dovevo fare qualcosa per rendere questo terribile momento più sopportabile in qualche modo”.
“Ci commuove e ci colpisce il gesto di solidarietà di Luca – aggiunge il sindaco Stelliferi – di Gescom che dona il materiale per le mascherine, di Assofrutti che raccoglie fondi per potenziare le attrezzature dell’ospedale Belcolle di Viterbo, un’ulteriore azione rispetto a quella già effettuata dalla stessa Assofrutti, Saivconger, Assonovit e Monti Cimini per l’acquisto di ventilatori polmonari. Così come i nostri ragazzi di Eco Sound che per rafforzare la terapia intensiva di Belcolle, chiedono di donare i soldi che avremmo speso per un aperitivo. Caprarola dimostra, ancora una volta, di essere in prima linea, in una comunione di altruismo, fratellanza e partecipazione. Lo dimostrano ogni giorno i nostri volontari della Protezione Civile che mettono a repentaglio la loro salute e la vita stessa, intervenendo sulla sanificazione della cittadina e nelle consegne di medicinali e alimentari. Così come Carabinieri e Polizia Locale. I nostri consiglieri si stanno adoperando per destinare il corrispettivo dei gettoni di presenza ai consigli comunali (e i nostri dipendenti comunali i 100 euro in più che riceveranno in busta paga) all’ospedale Belcolle. A tutte queste persone, siamo profondamente grati e orgogliosi, così come lo siamo di noi, che come Amministrazione Comunale, siamo sempre in prima linea. Solo insieme possiamo uscirne vincitori, solo con amore e pazienza, restando a casa per uscire prima da questa situazione. I caprolatti non saranno mai soli”.