Lunedì 23 aprile, presso la sala riunioni del Consorzio di Bonifica “Giuseppe Medici”, si è tenuta l’assemblea dei Soci della Cooperativa Cantina Tarquinia.
L’adunanza, alla quale erano invitati tutti i candidati sindaci in lizza per la imminente tornata elettorale, è stata l’occasione per rappresentare ai convenuti lo stato di difficoltà in cui opera la neonata cooperativa tarquiniese a causa della infausta ingerenza della cantina sociale di Cerveteri, sia sulla gestione dell’impianto di vinificazione che sul conferimento e il pagamento delle uve locali.
La richiesta presenza dei candidati sindaci era stata sollecitata proprio in funzione di impegnare gli stessi, e chiunque di loro giungerà ad amministrare il Comune, a sostenere la battaglia della Cooperativa di Tarquinia per ottenere dall’Arsial la gestione autonoma dello stabilimento locale al fine di difenderne l’economicità dell’esercizio e ottimizzare la qualità delle produzioni vitivinicole del comprensorio (Tarquinia, Montalto di Castro, Tuscania, Canino).
Espletate le formalità relative alla lettura del bilancio e quelle relative all’aumento di capitale della cooperativa (entrambi i punti approvati alla unanimità), la dirigenza ha dato lettura di un documento per una “dichiarazione d’impegno” a sostegno delle istanze dei produttori Soci da sottoporre alla firma dei candidati sindaci presenti.
Di seguito è stato sollecitato un intervento degli stessi candidati presenti in rigoroso ordine alfabetico (presenti: Celletti, Marzoli, Meraviglia, Minniti; assenti Calisti, Cesarini, Mazzola). Il moderatore ha avvisato che non avrebbe esitato a interrompere gli interventi qualora essi avessero preso la piega di comizi elettorali.
Prima degli interventi ha preso la parola, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, l’assessore all’agricoltura Loretta Di Simone, che ha esposto la sua personale opinione da agricoltrice e, successivamente, quella dell’amministrazione stessa, la quale, per suo tramite, ricordava l’impegno e la vicinanza alle problematiche richiamate durante i lavori dell’assemblea.
Cesare Celletti (cand. Sindaco “Movimento 5 Stelle”) ha ricordato e sottolineato la sua giovanile esperienza di lavoratore stagionale presso la Cantina sociale e di come questa abbia rappresentato, oltre al pregio della produzione vinicola locale, anche un’opportunità d’integrazione dei redditi delle famiglie di coloro che, anche temporaneamente, vi lavoravano. In conclusione dell’intervento dichiarava la sua piena disponibilità a sostenere in ogni modo, qualora l’esito delle elezioni gliene conferisse l’onore e l’onere, le iniziative e i progetti della Cooperativa Cantina Tarquinia.
Marzia Marzoli (cand. Sindaco “Per il bene di Tarquinia”) ha esordito con una proposta “dirompente”: cambiare i lucchetti degli accessi all’impianto. Precisando che la proprietà dello stesso è pubblica, quindi della comunità tarquiniese, ha ribadito il consiglio sostenendo le idee per una battaglia senza quartiere ed in ogni sede: dalla mobilitazione popolare alle vie legali. Si dichiarava consapevole delle difficoltà che vivono i produttori – Soci in quanto anche lei imprenditrice.
Alfio Meraviglia (cand. Sindaco “UDC” e coalizione) è intervenuto parlando di territorio e marketing da sviluppare con politiche che devono valorizzare le produzioni locali. Citando le competenze regionali sulla vicenda ha chiesto alla dirigenza della Cooperativa Cantina Tarquinia di sottoporre lo stesso documento contenente la “dichiarazione d’impegno” alla presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, martedì a Tarquinia per sostenere la sua candidatura.
Cristiano Minniti (cand. Sindaco “Polo di centrodestra) accennando ad un interesse della sua persona già profuso durante precedenti incontri ai quali era presenta anche l’assessore regionale all’Agricoltura, Angela Birindelli, sollecitava un intervento presso la competente commissione regionale, presieduta dall’on. Francesco Battistoni, a cui sottoporre le irrisolte questioni sul centro di vinificazione tarquiniese in tempi rapidi, anche prima delle elezioni.
Conclusi gli interventi, i candidati sono stati chiamati al tavolo della dirigenza per firmare la dichiarazione d’impegno. Anche l’assessore Di Simone ha sottoscritto la dichiarazione e, a quel punto, dalla sala si sono sollevati mugugni in segno di riprovazione poi esplicitati da alcuni dei presenti che hanno dichiarato non opportuna la firma della rappresentante dell’Amministrazione, in quanto non candidata alla carica di sindaco. Ancora alcuni altri, polemicamente più chiari, hanno ribadito “Chi non è presente tra i candidati sindaci, evidentemente, ha da fare cose più importanti”. La Di Simone, ritirata la firma, si è scusata affermando che non era nelle sue intenzioni creare problemi di nessuna natura tra i convenuti.
L’assemblea si è chiusa con la comunicazione riguardante la presenza di uno stand della Cooperativa presso la Mostra delle Macchine Agricole al Lido di Tarquinia, davanti al Bar Diana. Durante i giorni della mostra si raccoglieranno la firme per una petizione finalizzata al sostegno delle richieste sulla sorte dell’impianto di vinificazione tarquiniese che i produttori locali intendono riproporre all’Arsial.