di Leo Abbate
Se non altro il Mister, ha dimostrato di saper correggere i propri errori in corso d’opera, sintomo di grande intelligenza. I cambiamenti che hanno permesso di superare l’Irlanda staccando un biglietto per i quarti, non sono di poco conto:
- Il modulo a tre difensori è stato messo, speriamo definitivamente, in soffitta e si è tornati ad una difesa a quattro con un terzino fluidificante (nella fattispecie, Abate). Le nostre più grandi nazionali, quelle che ci hanno fatto sognare, avevano tutte il terzino fluidificante che, per il nostro gioco, è elemento imprescindibile. Pensateci su: l’Italia del 2006 sarebbe stata la stessa senza Fabio Grosso? La nazionale del 1982, che ha vinto il mondiale più prestigioso della storia del calcio battendo corrazzate come Polonia, Argentina, Brasile e Germania, sarebbe stata la stessa senza Antonio Cabrini? Dunque, per il gioco che ci è congeniale, il terzino che spinge sulla fascia, ce vo’.
- De Rossi è stato riportato nel suo habitat naturale, ciò che ha ridato trazione e potenza a quello che ci era sembrato, nelle gare precedenti (con Pirlo e Motta), il centrocampo più lento del mondo.
- Mario Balotelli è stato inserito nel momento giusto, considerato che gli irlandesi giocavano sullo strapotere fisico, Mario, a difesa avversaria un po’ appannata, ha potuto sfoderare le sue grandi doti di gladiatore indomito.
- Cassano è stato utilizzato in modo perfettamente aderente alle sue caratteristiche, svolgendo compiti di rifinitore e finalizzatore.
Adesso viene il bello. Sulla strada della Nazionale tre possibili ostacoli, pro e contro per ognuno. L’Ucraina sulla carta è meno forte ma gioca in casa ed è sostenuta non da una tifoseria bensì da un popolo (Mao Tse Tung diceva: un esercito non vincerà mai contro un popolo). L’Inghilterra ha tre o quattro fuoriclasse rognosi e la Francia ci odia atavicamente. Se il leggendario spirito italico non si è affievolito, tutto può accadere.
Un pronostico dal sapore scaramantico? Se dovessi scommettere sulla squadra vincente, punterei sulla Germania. Se mi sbaglio e mi insulterete, secondo chi vince, sarò ben felice di essere insultato.
Grandi elogi alla Spagna, alla sua correttezza e sportività ecc. Ma perché?! Ha fatto solo il suo dovere, di questi tempi sembra strano, ma è strano che sembri strano.