Riceviamo e pubblichiamo
L’andata dei sedicesimi di coppa Italia è alle porte, mercoledi al Tamagnini arriverà il Tolfa a contendere il passaggio del turno ai portuali. Sarà solo l’andata di questa sfida, il ritorno è in programma tra quindici giorni allo Scoponi, ma serve un segnale forte già da dopodomani per non giocarsi, poi, la gara della vita al ritorno. La compagine portuale arriva alla sfida reduce dalla debacle di Tarquinia, cosi come del resto il Tolfa caduto domenica in quel di Cerveteri. Domani in programma la rifinitura cercando di riassettare le idee, e soprattutto volta al ridiventare cosciente delle proprie possibilità. Perchè se da una parte gli obbiettivi rimangono inalterati, dall’altra serve nelle gare che contano un’altra mentalità.
Il Presidente della CPC2005 calcio Patrizio Presutti, assente domenica per impegni personali, è voluto comunque intervenire in questo momento di difficoltà. Con lui un sunto di quanto è avvenuto fino ad ora, cercando di spianare la strada per il futuro, ma soprattutto la sua idea del futuro fugando ogni possibile dubbio.
D- Partenza dalla doppia faccia, spropositati con le piccole e in difficoltà con le cosiddette grandi. Sembra un film già visto ma a parti invertite, in una struttura che, seppur si siano gettate delle basi solide, ancora non riesce ad essere stabile
R- Nelle passate stagioni facevamo grosse prestazioni con le “cosiddette” grandi, per poi perdere punti importanti sui campi “cosiddetti” facili. Quest’anno è il contrario visto che di squadre quotate ne abbiamo incontrate solo due fino ad ora, vincendo ad Acquapendente e perdendo a Corneto. Quest’ultima sconfitta mi lascia amareggiato, però allo stesso tempo mi fa venire in mente la sconfitta a Montespaccato nell’anno della promozione in Eccellenza. Cosi come la sconfitta in casa della Csl mi fa tornare in mente la sconfitta di quell’anno in caso della Corneto. Quindi spero siano solo dei buoni segnali. E’ logico che si sia amareggiati dopo un quattro a zero, ma siamo abituati a guardare avanti, questo faremo.
D- Torniamo alla gara di domenica: è apparsa una squadra senza anima, col mordente lasciato al venerdì ma che va indubbiamente controcorrente con quanto il mister infonde. Dov’è la chiave di lettura?
R- Purtroppo ero fuori dall’ Italia e non ho potuto assistere alla gara, quindi per quanto riguarda l’atteggiamento non ho la possibilità di giudicarlo. L’unica certezza è che ho piena fiducia nel lavoro di Paolo Caputo, quindi sono certo che riuscirà a trovare il bandolo della matassa in vista degli obiettivi che ci siamo prefissati. Arrivare in quei primi tre posti della classifica, concordati e fissati insieme già da questa estate, che permettono o l’accesso diretto all’ Eccellenza o tramite i playoff. E’ noto che le squadre di Paolo nelle prime giornate iniziano, diciamo, con qualche difficoltà. La sua meticolosità negli allenamenti, con il lavoro d’insieme di tutti i suoi collaboratori, sono da assimilare per il gioco di squadra. E’ una garanzia avere Paolo Caputo, non mi preoccupa minimamente questo inizio, a breve sarà un’altra storia. Il rovescio della medaglia è che in alcune gare i ragazzi devono cambiare l’atteggiamento, perchè quello spirito portuale che ci accompagna troppo spesso viene a mancare. Questa è l’unica cosa che non mi piace, perchè basterebbe avere più mordente, cattiveria agonistica e quella, definiamola, “prepotenza” per fare altre prestazioni.
D- Veniamo alla coppa. Seppur si sia faticato in casa con la PMC, al ritorno, complice una nostra grande prestazione e un loro calo fisico nel finale, abbiamo passato meritatamente il turno. Mercoledì il Tolfa, quanto è importante?
R- Alla coppa ci teniamo, è un’altra possibilità per salire di categoria. Siamo comunque in un momento di difficoltà, tanti infortuni ci stanno accompagnando in questo avvio e al momento siamo in un periodo dove non ci gira troppo bene. E’ chiaro che poi ogni partita ha la sua storia, ma posso assicurare che in questi 180 minuti ce la metteremo tutta per arrivare agli Ottavi.