Riceviamo e pubblichiamo
La conclusione del girone d’andata porta inesorabilmente a delle riflessioni in casa Compagnia Portuale, sia per quanto si è fatto realmente e soprattutto in vista del girone di ritorno .
Bottino discreto quei 15 punti maturati e accumulati al giro di boa, dopo un avvio non proprio felice e tante problematiche trovate nei mesi autunnali, con il picco negativo nei mesi di novembre e dicembre (3 punti in sette partite). Per la matematica dei 40 punti necessari alla salvezza diretta ne mancano cinque all’andata, che esaminando l’evolversi delle gare sono stati lasciati tra le mura amiche del comunale Fattori e non fuori.
Stridono le sconfitte interne col Tor Sapienza e con La Sabina, mentre buono è stato il pareggio nel derby col Civitavecchia1920. Il rammarico di non aver incamerato punti, seppur si siano giocate buone gare, con la Valle del Tevere e il Ladispoli ha un po minato il finale di girone sotto la prospettiva dei risultati. Di riflesso a computo dei quindici punti sono state essenziali le vittorie con la corazzata Sff Atletico (unica sconfitta in un campionato che la vede girare a ben 42 punti!!), con l’Eretum a Monterotondo, col Montecelio e con la Vigor Acquapendente. Nel contesto ha fatto sostanza anche lo 0 a 0 di Palombara col CreCas, in un periodo non proprio brillante della squadra.
Diciamo che se questa squadra avesse giocato tutti i match con la stessa identità espressa in occasione delle vittorie, beh il bottino sarebbe stato sicuramente più consistente ma per questo c’è un intero girone ancora da giocare.
Va dato il merito alla società che nonostante i tanti passi falsi della squadra ha tenuto duro, proseguendo sulla sua strada e non sconvolgendo nulla di quanto creato e confermato all’inizio della stagione. Se avesse lievitato in altri contesti a farne le spese sarebbe stato in primis l’allenatore, e nel mercato di riparazione si sarebbe assistito allo sconvolgimento della rosa. Qui nella CPC2005 è differente perchè quando si crede che il progetto è valido e gli interlocutori quelli giusti, si lavora aspettando i risultati che nonostante le tante difficoltà stanno arrivando. Essere in Eccellenza per la prima volta e dopo soli sette anni di dilettantismo, con una squadra formata esclusivamente da giocatori/lavoratori al contrario della maggior parte delle altre compagini, aveva solo bisogno di un periodo di rodaggio.
Guardando una classifica cortissima che vede la CPC2005 ora terz’ultima, ma a soli 4 punti dalla salvezza diretta e sei dall’ottava posizione, fa supporre che tutto è ancora da scrivere e che nel vortice della zona rossa possano scendere anche formazioni più blasonate, cosi come nella migliore delle ipotesi si possa risalire in fretta respirando aria meno pesante di quella attuale. Domenica si riprende il cammino e lo si fa a Marino affrontando la Lepanto, e c’è già un capitolo da riscrivere e un ricordo da cancellare.