Buone pratiche in ambito culturale: La STAS tra le 14 realtà della Tuscia inserite nell’elenco regionale

Riceviamo e pubblichiamo

Palazzo dei Priori - TarquiniaSono stati oltre 200 i progetti valutati, di cui solo 111 quelli selezionati con determina della Direzione regionale cultura e politiche giovanili dell’Assessorato alla cultura della Regione Lazio, per essere inseriti nell’elenco delle “Buone Pratiche in ambito culturale, comprensivo delle Buone Pratiche di eccellenza”, atto a raccogliere e diffondere esperienze culturali di una certa rilevanza attuate nel territorio regionale quale modello e strumento di programmazione anche a livello istituzionale. Tra i 14 progetti realizzati nella Tuscia, figura quello della Società Tarquiniense d’Arte e Storia “Studio conservativo, indagini diagnostiche e restauro della Collezione Falzacappa e sul Fondo Cardarelli”.

Il progetto è quello avviato nel 2010, che già nel 2012 valse al prestigioso Sodalizio tarquiniese “l’Italian Heritage Award”, premio a caratura internazionale per la valorizzazione del patrimonio culturale. Un altro prestigioso riconoscimento quindi, proprio alla soglia dei cento anni dalla fondazione della S.T.A.S.

Commenta il presidente Sileoni ” La notizia diffusa dal Consigliere Regionale, prof. Riccardo Valentini, ci onora e compensa gli sforzi fatti negli ultimi anni dalla S.T.A.S. per alzare il livello culturale e scientifico dell’attività ormai quasi centenaria del nostro Sodalizio. Mi fa anche piacere sottolineare che c’è stata una presa di coscienza da parte delle Istituzioni del lavoro svolto in questi anni, di cui di recente ci è arrivata conferma dallo stesso Ministero dei Beni Culturali e del Turismo. Questi risultati sono il frutto di importanti collaborazioni avviate negli anni passati con le Università per la tutela del ns. patrimonio archivistico, in particolare con l’Università degli Studi della Tuscia (peraltro proprio in questi giorni stiamo definendo i termini di nuove convenzioni con due dipartimenti dello stesso Ateneo). Mi riferisco al lavoro svolto sui nostri fondi documentari sotto l’attenta supervisione del prof. Ulderico Santamaria con il supporto e all’alta professionalità dei tecnici del Laboratorio Polimaterico dei Musei Vaticani, che ci fece aggiudicare “l’Italian Heritage Award”. Nessun’altra associazione regionale vanta un riconoscimento di tale portata. Questo è stato un grande traguardo, considerato che sono veramente poche le realtà associative con sede fuori Roma che figurano nell’Albo della Regione Lazio. Si è trattato di un primo passo verso questo nuovo successo che appaga tanti sforzi e avvalora la consapevolezza che la Tuscia è sempre più competitiva a livello culturale”.