2770: tanti sono i Natali di Roma che oggi, 21 aprile, festeggia l’anniversario della propria fondazione.
Proprio in questo giorno del 753 avanti Cristo, infatti, Romolo avrebbe dato il là alla storia millenaria della città e, stando a quanto riporta il sito del Comune di Roma, l’indicazione del 21 aprile “si deve ai calcoli astrologici del matematico e filosofo del I secolo a.C. Lucio Taruzio Firmano amico sia di Varrone che di Cicerone. Da questa data è derivata la locuzione latina “Ab Urbe condita,” ovvero “dalla fondazione della Città”, che scandiva la cronologia romana prima dell’adozione del calendario gregoriano, a partire dal quale gli anni vengono tradizionalmente numerati a partire dalla nascita di Cristo (Anno Domini)”.
“Nell’età moderna il 21 aprile è stato caricato di tanti e diversi significati. Culla di civiltà, madre dell’unità nazionale, idea mitica di un nuovo regime, valore di civica convivenza e di affratellamento dei popoli. Da festa locale, tipicamente romana (come lo era fino al 1870, con sfilate e spettacoli pirotecnici), il Natale di Roma divenne prima celebrazione nazionale della Roma Capitale (dal 1871 venne issata la bandiera italiana sulla torre del Campidoglio, nel 1875 sulla stessa torre fu “acceso”, a luce di magnesio, il disegno della Stella D’Italia, nel 1913 al sindaco Ernesto Nathan fu consegnata una targa commemorativa da parte di tutti i Comuni d’Italia), poi assurse a simbolo mitico di un’ideologia totalizzante, per tornare, poi, al suo nocciolo fondamentale di festa civica che mette in risalto la vocazione universale della città. Ma scorrendo la storia è comunque possibile trovare nelle celebrazioni del Natale di Roma, dal 1870 ad oggi, un comune denominatore al di là del carattere popolare, nazionale o ideologico che gli fu dato di volta in volta: l’ambito artistico e culturale (il concerto di Pietro Mascagni nel 1909, la “prima” dell’Inno a Roma di Giacomo Puccini nel 1919, le prolusioni accademiche sulla storia di Roma o il concorso internazionale di poesia latina dal 1911), l’inaugurazione di monumenti (a Galileo Galilei nel 1887, a Carducci nel 1909) e l’apertura di opere pubbliche (come, solo restando ai primi anni del XX secolo, il Ponte Gianicolense nel 1908 e la Passeggiata Archeologica nel 1917). Un sorta di filo conduttore che unisce la ricchissima storia di Roma, i suoi monumenti immortali, la sua indelebile cultura con i progetti e le nuove realizzazioni di una città che vuole essere sempre al passo con i tempi”.
“Negli ultimi anni, il 21 aprile si è andato sempre più caratterizzando come data per l’inaugurazione di importanti opere pubbliche cittadine: la riapertura dei Musei Capitolini dopo il restauro e l’inaugurazione del passaggio sotterraneo sotto la piazza del Campidoglio nel 2000, l’inaugurazione dell’Auditorium Parco della Musica nel 2002, l’apertura del cantiere della Nuova Fiera di Roma nel 2004, l’inaugurazione del Museo dell’Ara Pacis e il concerto all’Auditorium con Papa Benedetto XVI e il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi nel 2006, la collocazione della Lupa Capitolina nella Teca di Aymonino accanto alla statua del Marco Aurelio nei Musei Capitolini e l’inaugurazione del Macro Future al Mattatoio nel 2007, l’apertura del Nuovo Cinema Aquila al Pigneto nel 2008, l’inaugurazione del “Camminamento dei Fori Imperiali”, attraverso l’abbattimento della recinzione di cantiere che segnava il confine tra Sovraintendenza comunale e statale tra i Fori imperiali ed il Foro romano in prossimità della Basilica Emilia nel 2009″.