di Stefano Tienforti
Il 25 aprile di otto anni fa era una giornata di sole, proprio come oggi; il sindaco di Tarquinia era Alessandro Giulivi ed alla zona artigianale si correva una delle ultime edizioni della Mezza Maratona di Tarquinia, che poi avrebbe cambiato sede tornando al centro storico con un percorso più breve.
Chi, quella mattina, andò a comprare il giornale, ricevette in omaggio dall’edicolante la prima uscita di un periodico locale tutto nuovo, stampato in bianco e nero su uno strano formato tabloid: il primo numero de L’extra uscì infatti il 25 aprile 2006. Per tenerlo a battesimo la Redazione organizzò anche un banchetto di fronte a Palazzo Bruschi – che allora era la sede de La Lestra, associazione editrice del periodico – per coinvolgere i passanti e presentare loro questa avventura che allora era all’inizio.
L’idea era nata, qualche mese prima, da Marco Vallesi, Franco Grassi e Paolo De Alexandris – storico cuore dell’associazione – ed aveva via via preso corpo coinvolgendo persone che – per età, inclinazioni, trascorsi – sembravano avere poco a che fare l’un con l’altro, se non per la passione per la scrittura e per la vita sociale cittadina. Così, in quella prima uscita, i lettori trovarono le firme di Anna Alfieri, Romeo Manfredi Rotelli, Pietro Riccioni, Alberto Jacopucci, Marino Ceccarini e Matteo Paoloni. Oltre alla mia ed a quella di Marco, che pochi mesi prima mi aveva chiesto di essere il direttore responsabile di quella rivista. Su quel numero, poi, appariva in calce ad una poesia la firma di Arrigo Ghigo Fortuzzi, che sarebbe stato nel tempo uno dei maggiori fan e più diretti e spietati critici di quel giornale, sino al triste giorno della sua scomparsa.
Quel 25 aprile, uscendo dalla tipografia Lamberti – altro elemento fondamentale di quest’avventura – avevamo tante ambizioni e speranze: ma forse nessuno di noi immaginava quanto questi otto anni sarebbero stati ricchi di soddisfazioni, traguardi, delusioni e successi. Ancor di più, nessuno credo immaginasse come da un gruppo così eterogeneo potesse nascere una Redazione capace di vivere quattro anni – la durata del giornale cartaceo – fianco a fianco, tra discussioni e condivisioni, vivendo ogni settimana per 48 mesi la tradizione della riunione di redazione e finendo per creare rapporti di sentita amicizia oltre che di collaborazione. Ai componenti di quel primo nucleo ed a tutti i collaboratori che man mano si sono aggiunti – Angelo Riccioni, Giancarlo Capitani, Daniela Paladini, Claudio Bonini, Bruno Blasi, Umberto Gorini, Luigi De Pascalis, Daniele Aiello Belardinelli, Romina Ramaccini, Matteo Bonotti, Luca Gufi, Giacomo E. Carretto, Piero Nussio, Alvaro David, Renato Rosati, Luciano Marziano, Monika Padanyi, Giulia Maria Granelli, Daniele Mattei, Simona Fortunati, Maria Bonghi Jovino – vanno i miei ringraziamenti per quanto di bello mi hanno permesso di condividere con loro.
Oggi siamo qui, sul web, e quanto leggete su queste pagine è figlio di quella splendida avventura. Ma non è detto che, prima o poi, l’apostrofo de L’extra non torni a vivere stampato sulla carta, così da tornare – con soddisfazione – nelle edicole. Nell’attesa, proveremo a riproporre on line alcuni dei contributi pubblicati in quei 48 mensili