Le bollette della luce vanno incontro a un rincaro sempre più evidente: una verità che emerge anche alla luce degli aumenti imposti dall’Autorità per l’Energia (Arera) a partire dal 1° ottobre 2018. L’incremento dei costi registrato è stato pari al +7,6% e, secondo le stime, le famiglie italiane si ritroveranno a spendere circa 550 euro per le bollette di energia elettrica.
L’aumento dei costi in bolletta si accompagna a quello del gas, comportando quindi delle uscite ben maggiori rispetto al passato. Analizziamo quindi nel dettaglio questi aumenti e vediamo in che modo è possibile limitare i consumi e, di conseguenza, i costi annuali.
Aumenti in bolletta: 2018 e 2017 a confronto
Mettendo sulla bilancia le diverse variazioni di prezzo volute dall’Arera negli ultimi 12 mesi ne è emerso che, rispetto allo scorso ottobre, l’energia elettrica ha registrato un incremento pari al +8,6%. Secondo quanto dichiarato dell’Arera, i motivi di tali aumenti affondano le proprie radici nelle strategie speculative dei grossisti, che vanno ad aggiungersi alla situazione di difficoltà vissuta dal mercato energetico nella zona EU; a questo proposito, per capire più nel dettaglio da cosa dipende il costo dell’energia elettrica, può essere utile consultare siti come Facile.it. È chiaro che i rincari in termini di costo dell’energia mettono le famiglie italiane in una condizione di difficoltà economica: questo per via del fatto che tali aumenti riducono il loro potere di acquisto, in quanto aggiungono delle spese non previste nell’arco dell’anno.
Conseguenze e consigli per ridurre le spese
Per far fronte a questa situazione, i cittadini della Penisola si vedranno costretti ad adottare abitudini votate al risparmio, utili per abbassare i consumi e dunque gli sprechi di energia. Come agire nel concreto? Intanto è bene investire sulle lampadine a basso consumo sostituendole a quelle tradizionali presenti in casa, in modo da risparmiare circa il 13% sui costi. Un altro consiglio utile riguarda gli elettrodomestici, soprattutto quelli più datati, che andrebbero sostituiti con modelli dotati di etichetta energetica green (A+++): sebbene ciò comporti inizialmente delle spese, queste sapranno ripagarsi da sole per via del notevole risparmio su consumi elettrici e idrici. Infine, è anche il caso di intervenire facendo particolare attenzione alle dispersioni delle prese elettriche e degli stessi elettrodomestici.