Riceviamo e pubblichiamo
Indegno lo scarica barile contro la Pro Loco, ingiusti i distinguo, eccessive le critiche sin qui mosse. Il DiVino Medievale e la rievocazione della Giostra delle Contrade non possono divenire una colpa e un capo espiatorio, per manchevolezze non addebitabili alla Pro Loco che anzi con impegno e fatica sta cercando di non far morire l’ennesima tradizione cittadina. Tutto era stato organizzato in maniera tale da non recare alcun tipo di disagio al DiVino Etrusco e ai cittadini partecipanti, se questo non è accaduto è giusto che chi di dovere si prenda rimbrotti e responsabilità, di certo non la Pro Loco.
Chi oggi si dissocia per paura delle critiche appare quanto mai inelegante, sulla rete o sulla carta stampata assisto ad uno scarica barile offensivo per il lavoro volontario dei ragazzi della Pro Loco. Come sempre se sei coinvolto e pagato va tutto bene, altrimenti è critica e delazione. Senza scomodare migliaia di presenti evidente il gradimento del pubblico al passaggio del corteo storico, nonché durante la giostra stessa, segno che l’iniziativa era giusta e vincente.
Il binomio tra Città e Cavalli va protetto, solo a Tarquinia appare complicato e problematico compiere sfilate di questi straordinari animali. L’evento organizzato dalla Pro Loco e dal Presidente Vittorio Sensi non può essere vittima dell’infuocato clima di questi giorni dove tutto finisce nel solito tritacarne, politico elettorale.
Auspico che la Pro Loco non smetta di portare avanti simili iniziative, è uno strumento prezioso che può dare tanto a Tarquinia a tutto campo, dall’organizzazione degli eventi alla valorizzazione dei prodotti locali, passando per funzioni turistiche riconosciute dalle leggi regionali.
Quanto a critici per mestiere, che si è bravi è meglio farselo dire dagli altri, auto incensarsi è triste rito che sa di frustrazione.
Il Consigliere delegato
Alberto Blasi