Ne abbiamo parlato ieri, diamo oggi – per dovere di cronaca – seguito al battibecco giornalistico tra l’assessore regionale all’agricoltura, Angela Birindelli, ed il sindaco del Comune di Tarquinia, Mauro Mazzola.
Il diverbio, lo ricordiamo, nasce dalla visita fatta dall’assessore ad alcune realtà agricole tarquiniesi senza alcun avviso o comunicazione al Comune.
“L’analisi del sindaco di Tarquinia, Mauro Mazzola, è assolutamente errata e faziosa. – le parole della Birindelli – La mia non è stata una visita istituzionale, ma semplicemente una visita all’azienda sperimentale, in località Portaccia, di proprietà della Regione, nel corso della quale abbiamo incontrato gli operatori del luogo. Essendo stato un semplice sopralluogo non pensavo che fosse indispensabile avvertire gli amministratori locali”. “Comunque sarà mia cura – conclude l’assessore regionale all’Agricoltura – come ho sempre fatto, coinvolgere, in occasione di visita istituzionale, l’ente locale. Inoltre, ci tengo a sottolineare, che l’amministrazione regionale non è assolutamente faziosa. Tutt’altro: risponde correttamente alle esigenze dei cittadini”.
La spiegazione, però, non convince Mazzola, che prontamente rincara la dose. “Nessuna analisi faziosa – esordisce il sindaco – Soltanto la semplice constatazione della realtà: se non è stata una visita istituzionale, allora per quale motivo l’assessore Birindelli è stata accompagnata dallo stato maggiore del PdL tarquiniese e ha affrontato temi importanti, come quelli del conservificio e dello stabilimento della Cantina di Cerveteri, nella sede istituzionale della cooperativa Pantano, con tanto di bottiglie di spumante come si evince da alcune foto apparse sui giornali?”. “Due le ipotesi al riguardo – prosegue Mazzola – o la Regione Lazio ha bocciato a priori le proposte avanzate dal Comune in merito ai due insediamenti, senza alcun tipo di confronto, cosa di per sé gravissima; o era un tour elettorale in vista delle prossime elezioni amministrative”. Il primo cittadino si domanda poi cosa ne pensino le imprese e i sindacati che non sono stati invitati a partecipare alle riunioni: “Forse per l’assessore Birindelli esistono figli e figliastri. Al riguardo di problematiche che interessano l’intero settore agricolo non deve però esistere nessuna distinzione di sorta, anche perché sono stati esclusi il Comune di Tarquinia, realtà produttive come la Centrale Ortofutticola e il Cosmaremma, le cooperative che hanno lavorato con il conservificio e le associazioni sindacali. L’augurio è che all’intenzione di maggior coinvolgimento di tutte le parti manifestata nelle sue dichiarazioni, l’assessore Birindelli faccia seguire i fatti e non prenda in considerazione i suggerimenti di amministratori e politici dell’ultimo momento”.