Riceviamo e pubblichiamo
Ho lasciato correre qualche giorno prima di analizzare i risultati che la maggioranza ci ha regalato con il Consiglio del 26 ottobre. Non ho replicato subito alla velenosa – e sotto certi versi contraddittoria – lettera del Sindaco Caci, per evitare che una questione importante come la possibilità di impiantare nuovi poli energetici sul nostro territorio, potesse prendere i toni di uno scontro a priori o, peggio, di un battibecco sterile, che qualcuno avrebbe riempito di insulti anche personali.
Ho spiegato il perché dell’assenza al Consiglio del 26 ottobre, convocato per “l’approvazione” prima e, poi , con una convocazione a rettifica (del 25 ottobre!), per il semplice e solo “esame” di due PUA. No. Io non avrei partecipato, né per approvare e né solo per esaminare i due famosi PUA. Era chiaro che un tema così importante non poteva essere trattato solo con riferimento a due aziende, ma doveva e deve essere oggetto di un apposita assise aperta alla cittadinanza e anticipata dal Forum Sociale, un Consiglio in cui si poteva e si possa partecipare tutti attivamente rendendo, così, la delibera una delibera voluta dalla gente di Montalto e Pescia.
Questa sarebbe stata la vera condivisione, il famoso coinvolgimento! E proprio con riferimento a questa mia richiesta una grande soddisfazione mi ha regalata il convegno organizzato dall’Associazione Montaltro, quando Bengasi Battisti, Sindaco di Corchiano – Comune virtuoso d’Italia – analizzando il Consiglio del 26 ha espresso il mio stesso pensiero e, tra gli applausi, ha suggerito all’amministrazione di trattare argomenti come il Biogas in consigli comunali aperti, in cui tutti i cittadini possano avere voce e far verbalizzare le proprie istanze e richieste. Appunto.
Ecco, il Consiglio Comunale Aperto con un solo argomento all’ordine del giorno: biogas. Questa sarebbe stata la vera assise per definire i limiti della presenza di nuovi impianti energetici sul nostro territorio e per avere questa convocazione – non fasulla, non di facciata e non rimediata all’ultimo minuto – io continuerò a lavorare.
La convocazione inviata dal Presidente del Consiglio con soli tre giorni di anticipo ha negato – di fatto – alla minoranza il diritto a esaminare con la dovuta attenzione tutti gli atti relativi e, soprattutto, ha impedito di analizzare le carte processuali inerenti ai ricorsi al TAR e per cui si sono già spesi circa €.15.000,00. Non ho mai detto – e qui mi rivolgo a chi pensa di poter dare insegnamenti, beato lui – che era necessaria una convocazione ordinaria per trattare la questione, ho invece denunciato la notifica svolta a ridosso della scadenza, volutamente ridotta ai minimi termini, tanto perché si ha rispetto della minoranza.
Cosa ci ha regalato questo consiglio del 26? Non certo una delibera sul NO al BIOGAS. Nella parata del 26 ottobre (non voglio dire messa in scena), con qualche personaggio troppo ingessato nel proprio ruolo, la maggioranza ha tentato di dare un senso alto ad un ordine del giorno che poteva solamente essere tecnico.
Quale è, allora, il problema a portare in Consiglio Comunale Aperto questo unico argomento? Perché il Sindaco snobba il Forum Sociale? Come mai i due PUA non sono stati deliberati già ad agosto? Quale era il senso del Convegno dal titolo “Biogas: Opportunità o problema”? Forse c’è qualcosa che la minoranza non deve sapere? Forse spaventano gli interventi di singoli cittadini in una sede ufficiale?
Il Consiglio del 26 ottobre è stata l’ennesima occasione per mettere una toppa e farsi qualche foto, dopo un paio di frasi storiche sul rispetto del territorio, che spero rispecchino veramente il pensiero di chi le ha dette e non siano state scelte per fare un altro spot.
Paola Peruzzi
L’idelista, la lista delle idee