Tarquinia, o almeno il suo fronte istituzionale, discute oggi della strada da intraprendere in vista della conferenza dei servizi di inizio settembre sul tema biogas, con il progetto della realizzazione di un impianto di trattamento dei rifiuti organici con sistema anaerobico.
14:35
Al via il consiglio: assenti Moscherini, Riglietti, Bacciardi, Olmi e Bordi. Il presidente comunica scusandosi che l’assise è pomeridiana a causa dell’indisponibilità della sala consiliare per già previsti appuntamenti.
14:45
Entrano in aula Moscherini, Riglietti e Bacciardi.
14:50
Si inizia a parlare di biogas all’Olivastro. Cesarini: “Provo fastidio nel dover affrontare questa vicenda: su questo tema, alcune persone e enti di Tarquinia sono stati chiamati a mediazione perché oggetto di una richiesta risarcitoria di grossa entità. Spiacevole che un consiglio debba affrontare un tema così delicato in questo modo. Esprimo totale solidarietà a tutte le persone coinvolte: è anche particolare che la mediazione sia stata convocata il 29 agosto, a pochi giorni dalla conferenza dei servizi. Complesso descrivere l’impianto: ho studiato i documenti e cercherò di affrontare in maniera sintetica la materia. La mozione della maggioranza è molto debole, ance in relazione al no deciso che in campagna elettorale la coalizione poi vincente aveva espresso”.
“L’impianto – prosegue Cesarini – tratterà una quantità circa 10 volte superiore alla produzione di rifiuti di Tarquinia: per cui i rifiuti proverranno in stragrande maggioranza dall’esterno. Il che va già in contrasto con la volontà del comune di Tarquinia espressa in una precedente delibera. Inoltre, il piano regolatore prevede per quell’area zona agricola, peraltro rafforzata dal PTPR, piano che destina quella zona a paesaggio naturale agrario e la zona in cui avverrà l’ampliamento è definita paesaggio naturale di valore. Sul progetto questo non è scritto, e nell’allegato A24 è riportato diversamente. Il Ptpr addirittura dice che una nuova realizzazione non è consentita, e anzi che se c’è già un impianto andrebbe spostato in altra zona”.
“Siamo di fronte – continua Cesarini – ad una aggressione al nostro territorio, sul fronte dell’agricoltura e del turismo. Importante che questo sia recepito. Dobbiamo opporre una quantità di documenti significativa, perché il no del consiglio comunale sia fermo e basato sulle carte. Tutto questo è inserito in un emendamento per cui i consiglieri di minoranza si sono sentiti. Serve unitarietà di intenti, rafforzando l’impianto del deliberato per dire no nel modo più efficace possibile, che riporti in modo preciso e puntuale tutte le cose ritenute anomale che abbiamo riscontrato. Tutto è finalizzato a togliere qualunque ambiguità: per dire no comunque, a prescindere, all’impianto e per dire no in sede di conferenza dei servizi con quanta più fermezza possibile”.
15:10
Celli: “Trovo interlocutoria la mozione proposta dalla maggioranza. Credonoggg serva un’azione sinergica che dia più efficace alla nostra azione. In campagna elettorale tutto abbiamo espresso un no deciso, ma nella mozione della maggioranza trovo molte giustificazioni e indicazioni di carattere tecnico per definire il problema. Io credo che però una delibera di consiglio debba esprimere anche una volontà politica, traducendo in un atto ciò che vuole fare facendolo trasparire in maniera chiara. Sono due le situazioni da affrontare: prima capire se la volontà di tutti è dire no, o se qualcuno vuole dire “ni”. Se il documento dice ni, è interlocutorio ed apre le porte ad altre strade in futuro. Tredici anni fa il consiglio scelse di non volere queste attività sul nostro territorio: la volontà nostra è sottolineare come sia impossibile fare questo progetto se non tramite una variante urbanistica. Perciò, se vogliamo dire no, andiamo in conferenza dei servizi a dire che non faremo alcuna variante urbanistica: c’è già individuata una zona industriale, non vogliamo togliere altri terreni all’agricoltura per fare un impianto che peraltro il consiglio comunale non vuole”. Applausi del pubblico per Celli.
15:20
Ranucci: “Secondo me la maggioranza ha convocato il consiglio alle 14:30 perché pensa che durerà 10 minuti, perché credo che mai come oggi il consiglio comunale è tutto compatto sul no. Perché mai come in questo caso, questo problema è stato sviscerato così tanto in campagna elettorale da sapere e conoscere le posizioni di ciascuno. Tra cinque secondi la maggioranza dirà davanti alla cittadinanza se è favorevole o contraria al biogas: tutti i candidati erano contro, per cui non ho dubbi su quello che bisogna fare stasera. Noi vogliamo sapere ora come la pensa la maggioranza, perché due mesi fa in campagna elettorale erano tutti per un no incondizionato: chiedo al presidente di mettere a votazione per alzata di mano per il si o il no, favorevoli o contrari”.
15:25
Moscherini: “Prendo come spunto di discussione la documentazione ricevuta, dalle premesse alla proposta di delibera. Proprio per i contenuti decisivi della vicenda, occorreva discuterne nel merito, carte alla mano, in commissione. Se fosse andata in commissione, io e altri consiglieri avremmo notato un criterio di ragionamento già stabilito nel 2004 che non è da poco: allora il consiglio deliberò che si doveva parlare solo di rifiuti del comune di Tarquinia. Inoltre, faccio attenzione alle date e alle carte; nelle premesse si dice che in data due agosto 2017 è giunta la convocazione alla conferenza dei servizi, due giorni dopo il comune ha formulato richiesta di rinvio, mi pare ad oggi inascoltata. Il 14 agosto la richiesta formulata alla ASL per un pronunciamento, anche essa senza esito. Il 19 agosto il comune manda una nota alla regione Lazio in cui parla di impossibilità di esprimere il proprio parere in assenza di alcune specifiche e pareri. La nuova proposta progettuale è stata depositata il 4 agosto 2017: ma allora di quale conferenza parla la convocazione fatta il 2 agosto per il primo settembre?”. Bergonzini da chiarimenti in materia, spiegando che è giunto in ritardo un allegato mancante.
Mencarini: “Questi procedimento parte come biomassa, poi passa a biogas, oggi parliamo di biometano. Poi la precedente amministrazione ci dovrebbe aiutare ad avere più chiarezza. Oggi il tempo tecnico non ci permette di avere chiarezza in materia”. Il pubblico attacca Mencarini ricordandogli il no della campagna elettorale.
15:35
Mencarini: “Prendo atto di quello che mi dice e la ringrazio. Farò tutto quello che è in mio potere, ma nel rispetto delle leggi”. Moscherini: “Fossi la nuova amministrazione avrei chiesto di azzerare tutto. E dovremmo metterci a scrivere in regione e spiegargli come nessuno ci ha risposto ai solleciti inviati. Voglio capire e sapere a cosa si riferisce la delibera del 2008 che fissa le aree delle zone industriali, perché la tipologia di impianto in progetto pare proprio appartenere a quelle aree. Il punto fondamentale poi dice di esprimere ad oggi parere contrario alla realizzazione di un impianto industriale in zona agricola, senza la preventiva variante. Ma non va bene: se decidiamo no, si va in conferenza dei servizi e così come dice la mozione il consiglio esprime parere favorevole quando si farà la variante. Mi spiace, non ce l’ho con nessuno, semmai con i funzionari del comune che prendendo carta e penna vorrebbero farci votare una delibera per il sì nascosta sotto un no momentaneo. Non la accetto. Siamo per il non totale: la maggioranza ci dica o sì o no”. Applausi anche per Moscherini.
15:45
Bacciardi rendiconta sulle precedenti conferenze dei servizi, asserendo che il comune ha sempre dato parere contrario. “Le risposte vanno date serie e concrete, va detto se la vogliamo o non la vogliamo. E no deve essere, perché quella proposta è un si camuffato. Nel deliberato va scritto no a quell’impianto: dobbiamo tutto assieme tutelare la nostra comunità, tutta, chi ci ha votato e chi no. Facciamo una delibera assieme in cui diciamo no. E alla conferenza del primo settembre, chi parteciperà”. Mencarini dice che parteciperanno il sindaco con due funzionari.
15:50
Mencarini: “Comunicazioni e documenti sono arrivati in ritardo, ma i tempi tecnici per appurare le deficienze di cui parlate i tecnici non lo hanno avuto. Non c’è la possibilità di esprimere quelle considerazioni presentate dalla minoranza in delibera”.
“Parlate di mozione ibrida, che definite colorita. Secondo me è basata oggettivamente sulle relazioni dei tecnici, per cui sugli emendamenti presentati da Cesarini non ci possiamo esprimere. Abbiamo provveduto ad inserire i riferimenti al ptpr, ma non possiamo inserire punti oggetto di ricorsi al TAR”. Cesarini chiede un’integrazione per discuterne. Mencarini: “Nè il sindaco, nè un assessore possononsostituirsi a funzionari o capo settore. Ma oggi come mozione non posso approvarla”.
16:00
Moscherini: “Per portare una posizione forte, faccio questa proposta: buttiamo i documenti di maggioranza e opposizione e troviamo una soluzione comune a tutti all’unanimità. Facciamo una riunione dei capigruppo presideduta dal sindaco in cui si scrivono cinque righe per esprimere la volontà con la quale chi va in regione può esprimere con forza il volere della comunità di Tarquinia”. Mencarini sospende cinque minuti per una riunione di maggioranza.
16:27
Si riparte. Mencarini: “Mi sono dimenticato di comunicare che il 14 agosto è stata chiesta una valutazione sul sistema dei venti. Voglio ribadire un principio: noi non siamo favorevoli a questo impianto, non vogliamo che sia fatto e vogliamo trovare la forma giusta. Il consiglio è stato fatto in tempi stretti su richiesta del movimento 5 stelle. Non voglio che tutto sia strumentalizzato che noi siamo favorevoli. Raccogliamo ciò che Moscherini ha proposto: disponibili già da domani a vederci per elaborare una mozione congiunta, concertata senza strumentalizzazioni”. Pubblico e una parte della minoranza proponendo farla subito, Bergonzini dice che facendola tra qualche giorno ci potrebbero essere ulteriori pareri e documenti. Moscherini: “La richiesta l’ho fatta consapevole del fatto che i consiglieri non sono tecnici: se noi ci troviamo d’accordo sulla scelta politica, poi i funzionari confezioneranno la risposta da mandare in conferenza dei servizi a sostegno della scelta politica”. Applausi per Moscherini. Celli: “In confernenza dei servizi, mica si porta solo la delibera. Ora esprimiamo la nostra volontà, poi i tecnici elaboreranno per giungere a questo obiettivo”. Riglietti: “Abbiamo il dovere politico di esprimere la nostra volontà, di dire sì o no”. Cesarini: “L’emendamento è stato presentato ieri, sperando fosse sottoposto al tecnico, per valutare se sia fondato o no tecnicamente. Da tecnico dico che è una valutazione di pochi minuti. Questa atmosfera sospesa fa pensare ad un vorrei ma non posso”. Battibecco con Mencarini, che lamenta la strumentalizzazione e ricorda di essere favorevole al no. “Lunedì 28 siamo disposti a fare un incontro tecnico politico, per andare martedì in consiglio con un documento tecnico e politico: questo è il voler del sindaco”.
16:45
Moscherini propone di organizzarsi per l’incontro già domani, la maggioranza lo applaude. Ranucci propone invece di votare subito un parere unanime contrario, con i tecnici che poi provvederanno alla documentazione a sostegno. Mencarini non raccoglie la proposta e riaggiorna alla riunione dei capigruppo di domani mattina: il pubblico contesta la scelta. La riunione è fissata per domani mattina alle 8.
17:05
Dopo un po’ di bagarre sulla votazione, di ossa al punto due: osservatorio ambientale. Cesarini: “Il comune di Tarquinia è di diritto membro di un osservatorio ambientale regionale. Prima possibile serve un rappresentante competente è capace che entri a rappresentarla nell’osservatorio perché inizi a funzionare in maniera efficace”. Cesarini nella mozione richiede inoltre che il nome sia indicato dalla minoranza.
Moscherini: “Si perde tempo su invito di qualcuno. L’ossrvatorio ambientale intercomunale che dava anche le centraline di monitoraggio fu una conquista delle popolazioni all’interno del protocollo d’intesa del 2008, ed ero proponente come sindaco di Civitavecchia e volevo fosse uno strumento che unisse regione e comuni. La proposta presentata dai 5 stelle di Civitavecchia fu fatta per la necessità di avere un contributo per avere il pareggio di bilancio: trecento milioni di investimenti dell’Enel sull’eolicodovr sono finti? L’osservatorio non ha funzionato? Mica serve una delibera. Io accusa 5 stelle di Civitavecchia di aver contribuito a distruggere un osservatorio. Non voto questa mozione perché non si presentano ordini del giorno su queste cose, perché il sindaco sa di dover nominare una persona per l’osservatorio. Sono contrario a votare anche perché dovrei votare uno della minoranza, io voglio che il sindaco scelga il tecnico più competente che c’è a Tarquinia. Una scelta di qualità, indipendentemente sia della maggioranza o della minoranza”.
Bacciardi: “D’accordo con Moscherini: si scelga il miglior tecnico indipendentemente dalla politica. E poi si inizi a parlare di ripartire con l’osservatorio intercomunale”.
Celli: “Chiaro che mi associo a quanto detto da Moscherini e Bacciardi, è quella mancanza va colmata. Chiaro anche che c’è un organismo intercomunale che aveva la responsabilità del controllo, ora del tutto tolta la responsabilità a livello territoriale. La battaglia va rifatta perché siano i territori a controllarsi. Mi asterrò su questa mozione, e propongo di dare continuità attingendo al lavoro fatto dalle persone che c’erano”.
Mencarini: “Imporre un nome dalla minoranza, appare sfiducia nella maggioranza. Ho incaricato la segretaria di preparare una manifestazione di interesse per persone che ne hanno le competenze: in base ai curricula sceglieremo con i capigruppo per decidere l’espressione migliore. Ad ogni modo, la regione ha comunicato che al 31/12/17 la struttura verrà chiusa. Il nostro osservatorio ambientale è stato distrutto da Civitavecchia, fregandosene del comprensorio. Quella struttura è andata in liquidazione: incontrati gli altri comuni e tutti, a parte forse Santa Marinella, vogliamo riattivarlo a Tarquinia con i fondi che rimarranno”.
Serafini: “Sentire Celli così democratico su iter e nomine mi fa specie. Più volte in cinque anni ci avete risposto che comandavate voi e decidevate voi”. Breve baruffa Celli-Serafini.
Bacciardi: “Apprezzo l’intervento del Sindaco, ma cozza con quanto scritto sul programma elettorale, che dice esattamente il contrario. Contento che siate tornato sui vostri passi”. Il sindaco ribatte.
Bergonzini propone di mettere a votazione la mozione 5 stelle, con l’impegno formulato dal sindaco per la scelta di una personalità adeguata. Cesarini conferma che la mozione è uno stimolo alla nomina, disponibile a ritirare la riga sulla proposta dei nomi dalla minoranza. Celli: “Non votiamo a mozione ma prendiamo atto sin quanto detto dal sindaco in merito della nomina”. Bacciardi: “Voto astenuto alla proposta 5 stelle, ribadisco il fatto che vada reistituito l’osservatorio intercomunale”. Si vota la proposta 5 stelle: 1 favorevole, 9 contrari, 5 astenuti.
17:45
Seduta sciolta: ma ancora si discute sull’orario della riunione dei capigruppo