Riceviamo e pubblichiamo
“E’ necessario pensare alla tutela del patrimonio culturale italiano come unicum, indipendentemente da chi ne sia direttamente responsabile. Il nostro patrimonio culturale va tutelato ogni qualvolta un evento, che può essere un sisma o un cedimento strutturale o di altra natura – possa arrecare un danno e indipendentemente da chi ne sia il proprietario. E per questo abbiamo deciso di proporre alla Cei l’istituzione di un tavolo di confronto permanente sui Beni culturali ecclesiastici”.
Lo ha affermato il ministro per i Beni e le attività culturali Alberto Bonisoli, intervenendo alla giornata conclusiva del ciclo di conferenze “Beni culturali ecclesiastici: tutela e protezione tra presente e futuro”, organizzato dall’Ufficio nazionale per i beni ecclesiastici e l’edilizia di Culto della Cei e dal Comando Carabinieri Tutela del Patrimonio culturale.
All’incontro, che si è svolto nella sede del Mibac a Roma, hanno preso parte il presidente della Cei, Sua Eminenza il Cardinale Gualtiero Bassetti, il Vice Comandante dell’Arma dei Carabinieri Generale Riccardo Amato, il Generale di Brigata Comandante Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, Fabrizio Parrulli, il Segretario Generale del Mibac Giovanni Panebianco e il Capo di Gabinetto del Mibac Tiziana Coccoluto.
“Quanto avvenuto lo scorso anno con il crollo del tetto della Chiesa di San Giuseppe dei Falegnami, è stato un segnale molto chiaro. Abbiamo cominciato già a ragionare su questo e siamo pronti a lavorare con la Cei per trasmettere alle nuove generazioni questo straordinario patrimonio culturale” ha proseguito Bonisoli, ricordando alcuni provvedimenti del Governo Conte ed in particolare il piano straordinario di monitoraggio dello stato di conservazione dei beni culturali immobiliari, che include i beni culturali ecclesiastici, contenuto nel decreto Genova, e le risorse stanziate nella Finanziaria per la ricostruzione”. Bonisoli ha anche sottolineato l’importanza dell’uso delle nuove tecnologie nell’ambito della conservazione e tutela dei beni culturali.
“Vogliamo avere un approccio proiettato al futuro – ha affermato il ministro – e per questo riteniamo che avvalersi delle nuove tecnologie nell’ambito della conservazione, prevenzione e tutela dei Beni culturali, in modo da renderla più efficace”.
“L’Italia – ha detto ancora – quest’anno ha assunto la leadership della task force Copernicus. Si tratta di una grande iniziativa europea che prevede l’utilizzo dell’osservazione satellitare per la conservazione dei beni culturali. Con dati immediatamente fruibili potremmo intervenire in modo tempestivo e risolvere problemi”. Nel corso del suo intervento, il ministro ha ricordato, infine, il 50/mo anniversario della costituzione del Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale, che ricorre quest’anno.
“Il nostro Ministero – ha concluso – collabora con loro con grande efficacia. E in vista di questa importante ricorrenza, stiamo organizzando un ciclo di celebrazioni. L’ evento culmine sarà la mostra organizzata al Quirinale con l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica”.