Riceviamo e pubblichiamo
Arrivata al quinto anno, “la cena del vicolo” di via Carducci, ha riscosso il consueto successo. Iniziata nel 2009 come una piccola occasione tra vicini di casa per passare una serata d’agosto in compagnia, ha preso, anno dopo anno, sempre più piede per poi coinvolgere un numero sempre crescente di partecipanti, ansiosi di condividere non solo il buon cibo delle brave cuoche, ma anche e soprattutto la piacevole e gioiosa compagnia del vicinato.
Per i più anziani è un po’ come rievocare antiche tradizioni mentre per i più giovani è l’occasione di riscoprire un modo di vivere ormai lontano nell’immaginario comune visto che oggigiorno la frenesia e la routine della vita lasciano poco spazio a iniziative collettive dove in tanti partecipano all’organizzazione di una serata dando il proprio contributo.
La serata del 2 agosto vista da fuori, da chi arriva per mangiare in compagnia, non è molto diversa da tanti altri eventi culinari. Arrivi e vedi la lunga tavolata già imbandita. Saluti le persone che conosci e ti ritrovi a parlare con gente che normalmente ti limiteresti a salutare quando, frettolosamente, ti rechi a lavoro, vai a fare la spesa o torni a casa. Scopri così tante cose da condividere o tanti ricordi da rievocare.
Per coloro che organizzano (e che tutti ben conoscono!) è l’occasione per raccogliere idee, nuove proposte e magari ritrovarsi anche a discutere su questo o quest’altro fino a trovare il giusto compromesso facendo magari valere la propria carica amministrativa. Proprio così, perché per chi già non lo sapesse, via Carducci ha il suo Sindaco, una giunta, addirittura un prefetto e tante altre cariche per così dire “politiche” che spesso fanno sorridere per la loro incongruenza con le persone che le ricoprono, compreso il nuovo parroco insediatosi per l’occasione! È questa una delle cose che rende unica questa via.
Ed allora ecco che chi organizza o chi semplicemente partecipa ai preparativi trova un ambiente festante fin dalle settimane addietro per poi trovare il culmine il giorno della cena in cui sotto un sole cocente baldi giovani (e meno giovani) stendono una lunga tavolata, accendono il barbecue, preparano luci e festoni in completa allegria, mentre le cuoche e tante altre donne giovani (e meno giovani) preparano quanto di più buono si possa gustare, apparecchiano e fanno sì che tutto sia a posto.
Menzionare tutti quelli che hanno preso parte attivamente ai preparativi sarebbe lungo e restrittivo ed anche il racconto della serata richiederebbe tante pagine. Lascio quindi a chi ha partecipato alla cena il compito di ricordare l’allegria, la confusione, le gag e tutto quanto ha reso entusiasmante questa serata.
Alvaro David