Riceviamo e pubblichiamo
Con la vittoria degli under 16 di ieri sera, contro il Basket Elite Roma, preceduta da quella degli Under 15 contro Ferentino di 24 ore prima, il Basket Pegaso si qualifica con ben due squadre per le finali regionali di categoria che si svolgeranno nel fine settimana in campo neutro. Un risultato prestigioso e straordinario raggiunto per il terzo anno consecutivo.
Dietro a questo c’è un lungo percorso guidato dalle sapienti e esperte mani di coach Memmo Ranucci, che è iniziato a Settembre con allenamenti impegnativi e di alta intensità dove ogni aspetto, da quello tecnico a quello atletico, è stato curato con la massima attenzione. I nostri ragazzi per arrivare fin qui hanno giocato decine di partite senza mai subire una sconfitta, un campionato duro con l’inserimento fin nella prima fase nel girone Roma Nord. Hanno affrontato nel corso della stagione società blasonate con prime squadre militanti in campionati di C e B, formazioni che possono contare su vivai molto più numerosi del nostro visto la provenienza da cittadine o da quartieri della capitale demograficamente svariate volte superiori a Tarquinia.
Ai nastri di partenza 42 squadre per under 16 e 48 per under 15, ci sono state nella seconda fase trasferte lunghissime e impegnative come Scauri e Sabaudia. Due semifinali equilibratissime risoltesi di pochi canestri a qualche minuto dalla fine. Abbiamo affrontato gli infortuni di diversi giocatori con i compagni chiamati a fare gli straordinari per sopperire ad assenze anche prolungate. Insomma un lavoro serio e responsabile durato 9 mesi, ora siamo all’atto finale con Anzio e San Nilo Grottaferrata pronte a contenderci il titolo di cui siamo detentori con entrambe le squadre. Non sarà una passeggiata visto che il loro palmares di vittorie stagionali è pari al nostro, servirà la nostra difesa, la più forte del campionato, quella che ci ha fatto risolvere le partite anche quando le polveri dei nostri tiratori erano bagnate; non potrà fallire il nostro attacco, un mix di penetrazioni e tiri dalla distanza che spesso ci ha portato sopra ai 90 punti; non potremo fare a meno del nostro pubblico che ci ha seguito tutto l’anno facendoci sentire a casa anche quando ne eravamo lontani, ma sopra ogni cosa non dovrà mancare il senso di appartenenza il sentirsi partecipi tutti ad un impresa comune, cercare insieme di raggiungere un obiettivo, qualcuno una volta disse “Con il talento si vincono le partite, ma è con il lavoro di squadra e l’intelligenza che si vincono i campionati” ci sembra si chiamasse Michael Jordan