Baldoni (PD): “La vita non è un social network”

Riceviamo e pubblichiamo

«La vita non è un social network». Lo afferma il capogruppo consigliare del Partito Democratico, Paolo Baldoni, che prosegue: «Nel 2004 quando Mark Zuckeberg ideò facebook in una stanza del dormitorio di Harvard, fu mosso dalla volontà di poter collegare tutti gli studenti del proprio campus e poi degli altri atenei creando una rete di profili e conoscenze. Una volta commercializzato facebook e con l’avvento degli altri social network il mondo non è sembrato mai così piccolo,  “vicino”, ma anche la mente umana è sembrata ancor più piccola e mediocre. Ciò che prima dell’avvento dei social network qualificava uomini e menti, era ciò di provato e straordinario poteva essere messo in pratica al fine di raggiungere importanti scoperte per l’uomo e per l’intera umanità. Oggi invece, per poter apparire, o forse dimostrare la propria esistenza basta iscriversi a un semplice social network e incominciare a sparlare e vaneggiare su qualsiasi cosa senza un minimo di criterio o verità ma soltanto “sputando” sentenze che dimostrano la sola idiozia e mediocrità dei soggetti. Non è importante far vedere che si è al mondo, quando per farlo serve dare sfoggio della propria stupidità, ma è mio parere che sia considerevole e apprezzabile dimostrare la propria presenza per cose proprie e risultati oggettivi. Questa mediocrità legata alla vita virtuale purtroppo influenza e incide sulla via realtà creando uno strato di materia di odore nauseante. Che per prima cosa ha lo scopo di allontanare la verità e i principi fondamentali della vita. Se il mezzo tecnologico non è messo a disposizione di corretti contenuti perde di valore e viene svuotato di significato, utilizzato solo per infangare; è pur vero che i social network sono utilizzati da uomini e che quindi il loro corretto utilizzo dipende dalle menti di questi. Riconoscere una fesseria da una notizia vera, oggi è sempre più difficile perché questa società è sempre più povera di filtri che possono fare schermo alle idiozie dei cialtroni, quindi spetta all’intelligenza del singolo capire e metabolizzare l’informazione. L’intelligenza e l’equilibrio sono le armi per combattere la stupidità e l’arroganza. Il neo presidente del consiglio Paolo Gentiloni ha detto: «Il Parlamento non è un social network». Sicuramente l’inarrestabile escalation della violenza nel nostro dibattito politico spiazza completamente il pensiero popolare. Non si avverte che vecchi o nuovi movimenti politici predicano bene e, una volta alla prova dei fatti, tutti razzolano male. Chi ha il potere della nostra democrazia? Perché non esiste solidarietà nazionale da parte della politica, per costruire un nuovo schema di gioco in cui tutti esaltino il proprio ruolo nella legalità e con spirito di servizio?».