(s.t.) Tra i 2.500 partecipanti del primo Ironman Italy, svoltosi sabato scorso a Cervia, si sono anche dei protagonisti tarquiniesi, e che protagonisti! Eh già, perchè oltre al coraggio ed all’impegno che servono per avventurarsi in una gara come quella – 3,8 km di nuoto, 180 in bici ed una maratona di corsa – per guadagnarsi la ribalta e le pagine dei giornali, a volte, serve anche la spontaneità e l’affetto di un gesto.
E così il triathleta tarquiniese Enrico Franchetti – già sette ironman a curriculum, compreso quello completato sabato in Romagna – già alle 7 e 30, prima della partenza, aveva attirato l’attenzione di un fotografo: poco prima del via, infatti, ha salutato e baciato Cinzia, la sua
compagna, e quel bacio è diventata una delle foto simbolo dell’evento, finendo su vari quotidiani e siti internet d’informazione, ed attirando naturalmente la curiosità social dei molti amici della coppia.
In realtà, a Cervia, c’era anche un altro “pezzetto” di Tarquinia: Patrizio Sica, originario della città tirrenica e ora di casa in Romagna, ha sia sostenuto logisticamente Enrico che partecipato all’evento come uno dei circa 1.500 volontari che hanno permesso il corretto svolgimento del mastodontico evento. Ed è stato lui, al traguardo, a mettere la medaglia di partecipazione al collo dell’amico.
La prima edizione italiana di una gara del circuito IronMan ha visto partecipare atleti da 74 nazioni diverse, soprattutto da Usa, Australia, Gran Bretagna, Germania, Francia e Paesi asiatici, con circa 800 italiani al via. Attualmente sono 37 gli IronMan che compongono questo circuito mondiale, la finale cui si svolge a Kailua–Kona, Hawaii, dove tutto ha avuto origine nel 1978.