Riceviamo e pubblichiamo
“La stanca politica degli strilli. Le solite urla di chi ha fatto della protesta una professione. Sull’autostrada accusano l’amministrazione di usare toni arroganti, quando sono loro ad usarli”. Ed ancora: “C’è una comunità rappresentata da una amministrazione eletta in modo democratico con in testa il sindaco Mazzola, che difende in tutte le sedi istituzionali le istanze dei cittadini e del territorio”. “L’amministrazione, è sempre stata disponibile al dialogo con la cittadinanza”. Leggendo queste parole, sul Corriere di Viterbo del 20 novembre scorso, la prima cosa a cui ho pensato è stata: “Questi (in questo caso il vice sindaco Bacciardi) non conoscono la vergogna”.
Ieri era il 16 dicembre 2014. Esattamente un anno fa (16 Dicembre 2013) insieme ai colleghi dell’opposizione in Consiglio Comunale (di cui facevo parte fino al Maggio scorso) presentammo la richiesta per la convocazione di un Consiglio Comunale aperto alla cittadinanza proprio sul tema “AUTOSTRADA”. La nostra intenzione era quella di informare e far partecipe la popolazione, preoccupata dai disagi che si stavano delineando con i lavori della nuova arteria, su quanto c’era da chiarire.
Bene, nonostante il Regolamento del Consiglio Comunale indichi espressamente (all’art. 8 comma 1, lettera C ) i termini obbligatori per la convocazione del Consiglio entro 20 giorni quando la richiesta è sottoscritta da almeno 1/5 dei consiglieri – e un anno fa i sottoscrittori della richiesta erano ben oltre – il presidente Palmini, nel totale silenzio della maggioranza consiliare – sindaco compreso – in spregio a quelle stesse norme di cui si avvalgono a loro piacere ha deciso di non convocare più quell’adunanza popolare.
Mi è sembrato doveroso, allo scadere del 365° giorno di silenzio sulla questione, ricordarne l’anniversario stimolato dalla recente e garrula sortita del vice Bacciardi il quale, senza alcun indugio, magari confidando sulla “memoria corta” di alcuni, dichiara i suoi sodali, attuali amministratori, sulle problematiche indotte dai lavori SAT: “disponibili al dialogo”. Complimenti a lui, alla sua capacità di sovvertire la verità e di appuntarsi senza timore sul petto “patacche” che, agli occhi di chi non dimentica, celebrano la sfacciataggine di cui è portatore senza onore alcuno.
Cesare M. Celletti
Comitato “Tarquinia Piazza Pulita”