Riceviamo da Alessandro Romoli, Presidente dell’Ente di Governo dell’ATO n° 1 Lazio Nord – Viterbo, e pubblichiamo
Il Governo italiano con il Decreto Legislativo 23 dicembre 2022, n° 201 in oggetto ha disposto sul Riordino della disciplina dei servizi pubblici locali di rilevanza economica.
Tale atto, nell’abrogare le precedenti disposizioni in materia, non contempla l’affidamento di servizi a rete in economia e/o tramite Aziende Speciali e, tenendo conto delle specifiche deliberazioni ARERA, dispone chiari indirizzi sulle modalità di scelta di gestione del servizio locale (art.14).
Inoltre, introduce meccanismi di incentivazione delle aggregazioni (art.5) che favoriscano, anche su base volontaria, la riorganizzazione dei servizi in ambiti a scala regionale (preferibilmente).
Alla luce di quanto sopra ho invitato i Sindaci dei Comuni di Viterbo, Vasanello, Tarquinia, Monte Romano e Soriano nel Cimino a ricostituire una coesione territoriale sul percorso che stiamo sviluppando per poter assicurare a noi e, soprattutto, ai nostri nipoti un servizio idrico di qualità nel pieno rispetto delle norme italiane e comunitarie, nella certezza che un confronto, anche aspro, purché approfondito e nel merito possa dare risposte ben superiori a quelle derivabili da un lungo e, ritengo vacuo, contenzioso legale.
Allo stesso tempo ho ripetuto l’invito alla Regione Lazio a considerare quanto già da noi richiesto in merito alla costituzione dell’ATO Unico regionale e, in subordine, al trasferimento di tutti i Comuni dell’ATO 1 all’interno dell’ATO 2 al fine di porre definitivamente fine a tutte le criticità insite nella costituzione di un ATO troppo debole che ha costretto il suo Ente di Governo a imporre tariffe sempre più elevate e al suo gestore unico – TALETE S.p.A. – a gestire il quotidiano senza potersi dotare di adeguati strumenti economici – finanziari indispensabili per il raggiungimento degli attesi e fondanti obbiettivi di qualità.