Atletica ’90 va di corsa, e lo fa davvero veloce! Lo strepitoso inizio di stagione dei ragazzi rossoblù continua a riservare soddisfazioni e medaglie, con gli atleti della società del leprotto che sembrano non voler rallentare nemmeno un po’ il ritmo.
E quale occasione migliore, allora, per mettere in mostra il proprio sprint se non al “Più veloce della Provincia di Viterbo”? Ancora di più se, per la prima volta, la gara riservata agli studenti delle scuole medie e superiori si svolge sulla pista d’atletica di casa, quella intitolata a Franco Guidozzi.
E così, tanto per confermare quanto di buono fatto nelle indoor, il trio di velociste rossoblù composto da Emma Filauro, Bianca Marzano e Irene Lupidi monopolizza il podio nella categoria Cadette: stavolta la spunta Emma – alla seconda vittoria consecutiva in questo particolare evento del Comitato FIDAL Viterbo – ma l’arrivo con Bianca è al fotofinish. Per entrambe il tempo è 8”57. Chiude in 9”16, al terzo posto, Irene Lupidi, lo scorso anno vincitrice nella categoria Ragazze; è ventesima, con 9”71, Ludovica Salvatori, 23esima Paola Martelli (9”85), 36esima Giorgia Pintore (10”15), 53esima Lorenza Pintore (10”60). Tra i cadetti, vittoria al tarquiniese Matteo Perugini, 28esimo Nicolò Bordonaro (8”99), 38esimo Samuele Ventolini (9”16), 95esimo Luca Anselmi (10”65). Tra i Ragazzi, nono posto per Davide Cardoni con 9”55.
Domina la batteria, ma deve arrendersi ad un problema fisico e saltare la finale, Marco Parrano: per l’eclettico atleta, nella categoria Allievi, un buon 7”82 prima del ritiro. Quinto e sesto posto, nella gara Allieve, per Sara Marini e Claudia Canestro, rispettivamente con 10”06 e 10”11: vittoria per la tarquiniese Elisa Zacchini.
Infine le gare Juniores: è quarto con 8”00 in finale Alessio Giambi (che in batteria aveva però corso in 7”95); non entra in finale con 8”34 Giorgio Maffei: i due ragazzi, da quest’anno in forza alla SS Lazio, continuano comunque ad allenarsi negli impianti di Tarquinia. Nella gara femminile, vittoria per la tarquiniese Valentina Nurchi.