Ascenzio Benedetti: “La mia verità sull’Università Agraria di Tarquinia”

Riceviamo da Ascenzio Benedetti e pubblichiamo

Entro nel merito sui reiterati interventi apparsi sui mezzi di comunicazione da parte degli ex Consiglieri di maggioranza dell’Università Agraria di Tarquinia. Alcuni si nascondono dietro a comunicati di circoli di partito, altri hanno avuto pure il coraggio di esporsi, peccato che a mio avviso hanno scritto un mare di falsità.

Dalle dimissioni di Alberto Tosoni dalla carica di Presidente dell’Università Agraria di Tarquinia, ho letto solo tante belle parole, motti e slogan da propaganda, “ascolto, dialogo, rispetto e riconoscenza”, “un ente patrimonio di tutti i cittadini va amministrato con responsabilità e umiltà”, “ho guardato solo al bene del paese”… un fiume di parole sterili che per me nascondono un’infinità di bugie.

Forse l’unica verità l’ho letta nel comunicato della Sinistra Italiana, Circolo di Tarquinia, che ha descritto perfettamente cosa ha deciso le sorti del Presidente Tosoni, stretto ad un certo punto nella morsa dei ricatti silenti, tra diserzioni e richieste di rimpasto… qualcosa che anche la sinistra credo conosca molto bene (certi personaggi, purtroppo, sono presenti un po’ ovunque!)

Alla mia età e nella forte convinzione di aver operato sempre con serietà nel rispetto di tutti, soprattutto dei miei elettori, non ho paura di espormi e raccontare come sono andati davvero i fatti. Al Sig. Marcello Maneschi, lo stesso che nelle precedenti amministrazioni è stato per anni testimone/attore/spettatore in maggioranza e/o opposizione (non ricordo nemmeno vista la sua altalenanza!), non erano più sufficienti le deleghe a bilancio, quote, orti, legna, viabilità, rapporti con le Università, oltre a condivisioni varie (attività venatorie e associazionismo), conferitegli dal Presidente Tosoni. All’avvicinarsi delle elezioni comunali eccolo avanzare la pretesa di una poltrona da assessore.

L’ex Vicepresidente Sig. Sacripanti, anch’egli da anni partecipe alle dinamiche dell’ente nei vari CDA in maggioranza e/o opposizione (anche qui non ricordo da che parte stava!), i cui selfie di rappresentanza in ogni luogo e in ogni tempo sono credo noti a tutti, oggi accusa Tosoni di egoismo ed individualismo. Scrive di aver provato a dare suggerimenti insieme agli altri Consiglieri del suo gruppo Agraria Tricolore, ma io (che ne ero parte) non sono mai stato coinvolto. Era seduto accanto a me quando si affrontava il tema del passaggio ad altro sindacato agricolo, esternando tutto il suo compiacimento per il fatto che sarebbe costato meno dell’altro! Ed era sempre seduto accanto a me quando si discuteva di bilancio, sul quale non mi sembra avesse tutte le perplessità che oggi scrive di avere avuto.

Per non parlare dell’ex Presidente del Consiglio Perinu, che prima convoca il Consiglio per la trattazione del Bilancio Preventivo 2024, si preoccupa di chiamare uno ad uno i consiglieri per assicurarsi della loro presenza e infine pensa bene di disertarlo in bella compagnia. Comprendo che, quando si respira aria di elezioni comunali, certi personaggi si sentano “sprecati” nell’amministrazione di un ente come l’Università Agraria dove, tra l’altro, si è dovuto anche rinunciare all’indennità!

Ecco perché ora per i grandi circoli di partito FI e FDI è più conveniente accusare con voce unanime il Presidente Tosoni di “aver condotto l’ente allo sbando”. Ma dov’erano alcuni dei loro “cavalli di battaglia”, come l’attuale Vice Coordinatore Provinciale di Forza Italia, al tempo in cui (oggi scrivono) l’ente si indebitava? Meglio non dilungarmi oltre, ma vi assicuro che la lista di quelli che “tengono all’agraria” e poi contribuiscono al decadimento è lunga.

Giunto alla mia età, posso dire che certe “bassezze politiche” non le avevo mai vissute. Ricordate bene certi nomi quando andrete a votare. Di certo il mio non lo troverete scritto su una lista elettorale per le prossime comunali.

Dopo l’amministrazione Borzacchi avevo deciso di rimetterci la faccia solo ed esclusivamente per apportare un serio contributo all’Università Agraria, proseguire quel percorso di risanamento economico che ha faticosamente raggiunto risultati importanti, vedi il saldo di molte pendenze, ed in particolare la riduzione dell’indebitamento con INPS e Agenzia delle Entrate.

Detto ciò, credo che in ogni politica di governo si possono commettere errori, prendere decisioni sbagliate per quanto difficili, e forse io sono il Consigliere che più di tutti ha criticato Tosoni (con scontri faccia a faccia) per il suo troppo coinvolgere tutti, per lo spezzettamento di deleghe solo al fine di consentire a ciascuno di apportare il proprio contributo. Quindi se c’è un’etichetta che proprio non calza su Tosoni è quella di egoista, autoritario e individualista.

Alla luce di tutto questo, posso dirmi onorato di aver scritto una pagina “sana” della storia dell’Università Agraria, di aver lavorato nel modo più serio e disinteressato, da non più che semplice Consigliere, al fianco di Presidenti come Borzacchi e Tosoni, i quali ringrazio per la fiducia che mi hanno da sempre riservato.