Riceviamo e pubblichiamo
Emergenza arsenico. L’avevamo annunciata nel 2011 stampando il manifesto con l’ordinanza 8194/2011 che limitava l’utilizzo dell’acqua ai bambini al di sotto dei tre anni di età, alle donne incinte ed alle industrie alimentari; l’abbiamo ribadita a gennaio 2012 assieme ad altri 1.000 cittadini con una petizione che chiedeva al Sindaco di “realizzare senza ulteriori indugi gli impianti necessari alla dearsenificazione delle acque”, ma il primo cittadino indugiò eccome, promettendo successivamente in campagna elettorale l’acquisto di dearsenificatori all’idrossido di ferro mai realizzati.
Oggi, 1° gennaio del 2013, scaduta l’ultima deroga sulla Direttiva 98/83/CE recepita in Italia nel lontano 2001, l’amministrazione Mazzola ci “regala” l’ordinanza di non potabilità dell’acqua su tutto il territorio comunale (ad esclusione del Lido di Tarquinia), con i seguenti divieti d’uso potabile: divieto d’uso per cottura, reidratazione e ricostituzione di alimenti; divieto d’uso per preparazione di alimenti e bevande; divieto d’uso per pratiche di igiene personale che comportino ingestione anche limitata di acqua (lavaggio denti e cavo orale); divieto d’impiego da parte delle imprese alimentari.
Nella Tuscia il problema arsenico tocca altri 34 comuni, circa 150 mila persone senza acqua potabile solo nella provincia di Viterbo, praticamente il 50% della popolazione. “Un problema sanitario serio che richiede l’intervento urgente della regione Lazio – dichiara la candidata del Movimento 5 Stelle di Tarquinia al Consiglio Regionale, la dott.ssa Silvia Blasi (nella foto assieme al candidato presidente Davide Barillari) – L’acqua potabile è un diritto essenziale. I cittadini non possono essere obbligati a comprare l’acqua per uso domestico o le industrie alimentari costrette a dotarsi di costosi impianti per filtrare l’arsenico”. Al riguardo è importante ricordare la mozione presentata dal consigliere 5 Stelle Cesare Celletti al consiglio comunale del 30 ottobre scorso che impegnava il Sindaco e la Giunta a ridurre l’importo delle bollette dell’acqua viste le limitazioni d’uso, mozione che è stata però bocciata all’unanimità dalla maggioranza.
Nei giorni scorsi il sindaco ha annunciato di aver stanziato 448 mila euro per un dearsenificatore che “sarà installato entro febbraio”, e che dovrebbe portare la concentrazione di arsenico sotto i 10 µg/l, rientrando quindi nei parametri di legge. Il M5S di Tarquinia nel frattempo sta organizzando con i suoi legali ulteriori azioni per la tutela della salute e delle tasche dei cittadini.
Movimento 5 Stelle di Tarquinia