Riceviamo dal sindaco di Monte Argentario e pubblichiamo
Nonostante avessimo già avuto nella scorsa settimana segnali chiari circa una velocizzazione del contagio anche nel nostro territorio, durante la settimana in corso il fenomeno si è ulteriormente acuito. Probabilmente in conseguenza di una sempre più marcata presenza della variante inglese del Covid19 originario, notoriamente più diffusiva ancorché non più pericolosa, il fenomeno pandemico a Monte Argentario ha subito una accelerazione portando il numero dei contagi a livelli ai quali non eravamo mai stati abituati. Quale siano state le cause oggettive che hanno causato questo status non è cosa facile da individuare né, francamente, si può colpevolizzare chicchessia come invece, mi dicono, leggende metropolitane veicolate sui social, tenderebbero a fare.
Certamente atteggiamenti virtuosi e responsabili avrebbero, come peraltro ho sempre osservato e richiamato, la possibilità di contenere l’andamento epidemiologico, al contrario leggerezze e superficialità darebbero, come effettivamente hanno dato e danno, al virus una più facile capacità di propagazione.
Come in tutti i miei comunicati settimanali precedenti insisto a chiedere a tutti voi di non abbassare la guardia e di non considerare assolutamente che la “tempesta“ sia finita ma, anzi, aver la piena consapevolezza di esserci ancora nel bel mezzo. Le festività pasquali non aiutano a limitare i nostri spostamenti e quelli di quanti hanno scelto l’Argentario quale località per le loro vacanze. Ho invitato i proprietari di seconde case, in linea con le disposizioni emanate dal Presidente della Regione Toscana, a non raggiungerle in questa festività, non solo perché espressamente vietato, ma anche per fornire un reale e serio contributo al contenimento della diffusione del virus. Mi auguro che i miei inviti e le mie raccomandazioni siano prese in seria considerazione da parte dei cittadini residenti e non.
Come dicevo i numeri sono saliti notevolmente tanto che i casi in isolamento risultano ad oggi ben 58 nonostante nel contempo siano state segnalate anche alcune guarigioni. Come è noto sino alla metà di aprile l’intera Regione Toscana è caratterizzata dalla colorazione rossa, quella dove le restrizioni sono più stringenti. Vedremo alla conclusione del periodo quali saranno le condizioni della pandemia e quali conseguenti colorazioni identificheranno il nostro territorio. Per intanto saremo costretti a passare il giorno di Pasqua nella stessa maniera dello scorso anno, rinunciando alle tradizionali celebrazioni religiose ed ai consueti usi e costumi. So quanto queste rinunce siano gravose per tutti noi ma so anche quanto esse siano indispensabili.
Per tutti questi motivi vi esprimo, di cuore, i migliori auguri a voi ed alle vostre famiglie, per una Pasqua la più serena possibile stante le ricordate circostanze. Invito tutti a non perdere la speranza che questo particolare periodo possa essere superato in tempi ragionevolmente brevi e che presto si possa ritornare a vivere giorni di serena tranquillità.