Riceviamo e pubblichiamo
“La Soprintendenza ha autorizzato l’Università Agraria di Tarquinia a procedere alla pulizia del sito dell’Ara della Regina. Siamo stati altresì autorizzati a riparare la rete e il cancello divelto. Il tutto sotto l’attenta supervisione del personale addetto e di un archeologo. – Spiega l’Assessore Alberto Blasi – Attività già effettuate.
La burocrazia rende complesso ogni singolo atto anche quelli più logici. Vale la pena ribadire che sul sito la competenza non è dell’Università Agraria, ma che abbiamo reputato indispensabile un simile intervento per ridare un minimo di dignità al tempio più importante riconducibile agli Etruschi. La carenza atavica di fondi su cultura e archeologia a livello statale, rende città come Tarquinia dalle importanti e diffuse persistenze archeologiche, più vulnerabile di altre. Il riparto delle competenze peraltro fa sì che il dito sia puntato contro gli Enti locali, lasciando inevase le responsabilità dello Stato.
Grazie all’Associazione Archeologicamente e alla STAS, il sito prenderà vita il 13 Agosto con uno splendido concerto gratuito, sarà l’occasione per far ritornare antiche suggestioni e anche una proposta per rendere fruibili e vivi luoghi di grande interesse anche per i turisti.
Il pianoro della Civita è un sito di dimensioni importanti, non è facile proteggerlo da atti vandalici e da male intenzionati. Sarebbe bello vedere scavi aperti per riportare alla luce la Città dei vivi. Attività interessante per il turismo e per gli archeologi costretti a cercare lavoro altrove. Le risorse non sarebbero un problema, sarebbe sufficiente riconoscere i premi di rinvenimento chiesti dall’Università Agraria che siamo pronti a mettere a disposizione per questo importante fine”.