Riceviamo e pubblichiamo
Apre martedì 23 agosto, alle ore 18, a Pitigliano, la mostra “Segni preliminari” dedicata al fumetto nei quadri di Andrea Pazienza. Allestita nelle sale degli Ex Granai della Fortezza Orsini l’esposizione è visitabile fino al 31 agosto, tutti i giorni dalle ore 10 alle 13 e dalle 15 e 30 alle 24. Ingresso libero. Il curatore della mostra è Puca Jeronimo Rojas Beccaglia, già curatore del volume “Convergenze” uscito il 13 agosto in allegato a Repubblica e L’Espresso. L’evento è organizzato con la collaborazione del Comune e della pro loco di Pitigliano.
“Segni Preliminari” propone un’accurata selezione di 39 riproduzioni in scala 1:1 di quadri del compianto artista, molti dei quali sconosciuti, o addirittura inediti, per un percorso espositivo nella produzione meno nota del maestro. L’esposizione è arricchita da proiezioni di filmati e da visite guidate. Le opere di “Segni Preliminari” arrivano direttamente dall’archivio della famiglia Pazienza.
Prima di dedicarsi principalmente al fumetto, forma espressiva che lo renderà famoso, Andrea Pazienza è stato un pittore con una lunga serie di mostre e premi all’attivo. In questa fase della sua attività artistica (dagli esordi fino al 1976), Pazienza ha realizzato circa 150 quadri, soprattutto pennarelli su carta di formato 70×100 cm. Sono opere molto elaborate, per molti aspetti uniche nel loro genere, fondamentali per capirne attitudini, influenze ed interessi.
Nello sfaccettato universo espressivo di Andrea Pazienza, il disegno è l’aspetto basilare (ciò che il maestro chiamava “Il dono di natura”) grazie al quale nasceranno i quadri, i successivi fumetti, illustrazioni, vignette di satira, copertine di dischi, manifesti teatrali, manifesti cinematografici, scenografie, pubblicità e abiti. Attraverso “l’apprendistato” dell’adolescenza, la pratica pittorica e la scuola all’Istituto d’arte “G. Misticoni” di Pescara, l’artista ha maturato padronanza dei mezzi, sviluppato accortezze ed espedienti tecnico-espressivi, definito intenti poetici, sperimentato soluzioni grafiche e iconografiche, accumulato un bagaglio culturale estetico-artistico e, di capitale importanza, ha maturato e sperimentato esigenze più specificamente narrative. Tutto questo “mondo sommerso” dell’opera di Pazienza va dunque studiato secondo una duplice ottica: da una parte come produzione pittorica a sé stante, dall’altra come materiale funzionale alla comprensione del lavoro successivo declinatosi in primis a fumetti.
Il titolo dell’esposizione “Segni preliminari” suggerisce il criterio di selezione delle opere. Sono state scelte quelle che manifestano ascendenze fumettistiche e che evidenziano in nuce quell’esigenza narrativa che si rivelerà compiutamente con i lavori del periodo successivo. Segni preliminari è anche una intensione programmatica, un auspicio, un antipasto di quello che dovrebbe essere un catalogo ragionato con relativa mostra antologica di originali sul “periodo pittorico” di Pazienza, per darne finalmente la giusta collocazione storico-critica. (Nota del curatore Puca Jeronimo Rojas Beccagli).