Riceviamo e pubblichiamo
Al netto degli insulti personali, le accuse mosse da Catini all’Amministrazione, ai suoi Funzionari, alla Commissione di Gara è quella di avere accettato l’offerta della Soc. Villaggio del Buttero ovvero, 500.000 Euro circa di ulteriori investimenti a vantaggio dell’Ente, 30.000 Euro per opere di completamento e il canone di concessione oltre ad una serie di garanzie fideiussorie. Scelta che difendo, rispettando anche l’impegno e l’investimento della società aggiudicataria. Se Catini non è d’accordo me ne farò una ragione.
Non ho preso colpi di sole e so leggere gli atti. Tendo peraltro a leggerli tutti e fino in fondo senza estrapolare numeri isolati per convenienza politica. Ad essere distratto mi sembra lui: quanto denuncia oggi era già detto nella delibera n.55 del 25 marzo 2014. Ed a marzo il sole non picchia né dovrebbe accecare la vista! I documenti basta chiederli e magari studiarli, se vuole gli presto il nostro pallottoliere.
Nessuno fa lo struzzo, parlo a nome dell’amministrazione perché sono il Presidente, eletto democraticamente con il 60% dei voti, parlo a nome di un gruppo compatto e coeso. Mi dispiace per lui se è costretto a parlare a titolo personale, solo, nel suo girovagare per il centro destra che ha contribuito a disintegrare.
Quanto al paragone con pinocchio lo reputo solo di cattivo gusto. Per Catini l’Agriturismo è una sorta di ossessione periodica. Dalla assegnazione alle cooperative amiche, al fallimento progettuale che nessuno avrebbe voluto, dalla denuncia di stato di fatiscenza con fotografie e accesso non autorizzato, alle critiche perché non si sarebbe realizzato un agriturismo, dalle cifre sul costo dell’opera alla attuale polemica, il Catini pensiero è sempre stato smentito dai fatti. Forse ha sbagliato favola gridando troppo spesso al lupo al lupo.
Da ultimo non si accettano lezioni sulla trasparenza e sul rispetto delle regole, da chi ha criticato la via del bando pubblico. Su certi argomenti la politica deve imparare a stare al suo posto. Se pensa di diventare Presidente dell’Ente insultando ed offendendo quello attuale si accomodi in fondo è solo una questione di stile.
Alessandro Antonelli
Presidente Università Agraria di Tarquinia