Riceviamo e pubblichiamo
La legge di riordino sarà allegata al Bilancio Regionale. Ennesimo schiaffo alle Università Agrarie del Lazio. Un modo per eludere il dibattito in aula e in commissione. Ancora una forzatura, scopo blindare il testo, nascondere la legge tra gli allegati al bilancio inducendo ad un voto acritico. Si pone la fiducia su un provvedimento che riguarda ben 82 Università Agrarie nel Lazio, sfuggendo al confronto non solo con il territorio, ma anche e soprattutto con il Consiglio Regionale.
Se quanto emerso dallo stesso assessorato regionale agli Enti Locali corrispondesse a verità saremmo davanti ad un atto grave ed irresponsabile, che non fa altro che confermare i dubbi sulle pressioni attuali di parte del PDL per la cancellazione degli Enti Agrari. Urge un tavolo di confronto in cui si riapra il dialogo, altrimenti si rischia la schizofrenia, da un lato seminari di approfondimento organizzati con merito dall’ARSIAL sulle proprietà collettive in cui si mette in rilievo l’importanza strategica degli Enti Agrari, insieme a proposte di legge e modifiche dove si parla di valorizzazione, dall’altro una legge che rischia di scippare questi terreni ai cittadini.
Un appello accorato ai rappresentanti politici della Provincia di Viterbo, ai Consiglieri e agli Assessori Regionali del nostro territorio affinché intervengano ripristinando il dialogo, il coinvolgimento, e la riattivazione del normale iter di approvazione della legge. Abbiamo scritto all’Assessore Birindelli, ai consiglieri Battistoni e Parroncini nonché al Presidente del Consiglio Gigli affinché si interessino alla vicenda.
Il corto circuito in atto rischia di penalizzare i territori e le comunità, non si possono affrontare i diritti afferenti alle proprietà collettive con il piglio autoritario messo in campo. Indispensabile fermare gli interessi particolari e guardare ad una vera riforma che non si preoccupi di liquidare e cancellare, ma dare nuove prospettive. Bisogna far presto, oggi c’è una data di scadenza per le proprietà collettive.
Il Presidente
Avv. Alessandro Antonelli