Riceviamo e pubblichiamo
La maggioranza ha fatto il suo dovere. Il provvedimento è stato approvato. Catini è stato accontentato. Abbiamo i numeri, ma ha dimenticato di controllare i suoi. Catini vive la politica come se fosse il Grande Fratello. È ora di dimostrare che è uomo di contenuti, prima che di arroganza. Faccia un atto di coerenza e provi che crede veramente in quello che dice, che non è attaccato alle poltrone: si dimetta. Ammetta la sconfitta e che l’unica cosa sfaldata è la minoranza di cui fa parte. Hanno fatto la figura dei cinque piccoli indiani. Gridando al lupo al lupo ha ingannato i cittadini e collezionato una brutta figura, l’ennesima, smentito come sempre dai fatti.
Brutto vedere la pattuglia made in centrodestra, perdersi ed eludere il confronto tra assenze e cosa ancor più grave conflitti di interesse sul provvedimento, tanto da indurre taluni a non partecipare al voto. Catini applichi la proprietà transitiva, se le nostre assenze per lui sono un problema politico allora lo sono anche quelle della minoranza e come ha chiesto dimissioni per altri le applichi a se stesso.
Pessimo esempio vedere la minoranza svelare e vergognarsi di sé stessa confessando preventivamente l’abbandono dell’aula. Smentire ora il piano stile Caporetto è roba da clown. Catini si è specchiato e ha visto sé stesso. È la minoranza che non tiene alla prova dei fatti. Basta con la politica urlata, basta con i proclami con ogni mezzo, basta alla politica dell’apparenza sui giornali e al vuoto dentro. Catini faccia un bagno di umiltà, non basta essere giovani bisogna dimostrare di essere capaci.
Noi siamo contro la politica degli interessi personali e famigliari, siamo contro la commistione tra affari e politica, deliberiamo per il bene dell’Ente, affrontiamo il merito vero delle questioni senza logiche di opportunismo né personale, né politico.
Università Agraria
Il Presidente
Alessandro Antonelli